Sedi varie
Bologna
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TTV Festival
dal 2/3/2004 al 14/3/2004

Segnalato da

Pepita Promoters



 
calendario eventi  :: 




2/3/2004

TTV Festival

Sedi varie, Bologna

Nuovo scenario per la diciassettesima edizione del ttv festival performing arts on screen, che quest'anno approda per la prima volta nel capoluogo emiliano: Bologna e' la prima tappa dell'edizione 2004 del TTV, l'unico festival italiano dedicato a film, video, programmi televisivi ed altri media e formati, riguardanti il complesso delle arti sceniche e visuali: teatro, danza, opera contemporanea.


comunicato stampa

performing arts on screen
17° EDIZIONE
Bologna 3-14 marzo 2004
Riccione 26-30 maggio 2004

Nuovo scenario per la diciassettesima edizione del ttv festival performing arts on screen, che quest'anno approda per la prima volta nel capoluogo emiliano: dal 3 al 14 marzo Bologna è la prima tappa dell'edizione 2004 del TTV, l'unico festival italiano dedicato a film, video, programmi televisivi ed altri media e formati, riguardanti il complesso delle arti sceniche e visuali: teatro, danza, opera contemporanea.
Sotto le Due Torri il festival presenta la sezione internazionale, per proseguire poi a Riccione (dal 26 al 30 maggio) con la sezione italiana, che contiene le opere finaliste di Concorso italia e expanded theatre, dedicato alle contaminazioni tra il teatro italiano di ricerca, i nuovi media e le arti visive.

il ttv festival, fondato da Franco Quadri nel 1985 e diretto da Fabio Bruschi, si svolge in collaborazione con la Cineteca del Comune di Bologna, il Comune di Bologna – Cultura, la Galleria d'Arte Moderna di Bologna/Spazio Aperto e il Cassero gay lesbian center. Il Festival ha il patrocinio del Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Università di Bologna e il contributo del Goethe Institut Mailand, della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma e dell'Ambasciata del Canada a Roma. Media partner: Cult Network Italia.

Peculiarità di questa edizione bolognese la videoteca del festival: una parte consistente del grande patrimonio video di TTV, forte di 3500 titoli, si trasferisce per tutta la durata della manifestazione a Bologna, a disposizione del pubblico, come anticipazione di quella che sarà la collaborazione permanente tra TTV Festival e la Cineteca del Comune di Bologna (Videobiblioteca, sala video, via Azzo Gardino, 65).

Quattro le sezioni in programma: Opera Video, videoteatro, videodanza e video arte/Giovani artisti

Opera Video
Un excursus tra opere liriche contemporanee, composte per lo schermo del video, del cinema o della televisione.

Al grande compositore inglese Benjamin Britten è dedicata questa sezione con la conferenza –spettacolo di Luca Scarlini dal titolo Suonare lo sguardo: film e video di Benjamin Britten (Cassero, 3 marzo, ore 18) e a seguire Benjamin Britten- Peter Pears: Folksongs; chiude la serata il documentario di Theresa Griffiths Benjamin Britten:The Hidden Heart sul sodalizio amoroso e artistico tra Britten e il tenore Peter Pears. La sezione, che si inaugura al Cassero, si svolge nei giorni successivi al Cinema Lumière - Sala Auguste e ai Laboratori di musica e spettacolo- Auditorium (via Azzo Gardino, 65).

Giovedì 4 marzo (Cinema Lumière) è ancora dedicato a Britten: il programma della serata prevede infatti il War Requiem musicato da Britten, per la regia di Derek Jarman e l'Amore Vincitore, ritratto-intervista su Jarman di Roberto Nanni, che sarà presente al festival. Il War Requiem, capolavoro britteniano, composto nel 1961 in occasione della ricostruzione della cattedrale di Coventry, distrutta durante la seconda guerra mondiale, viene presentato ad un anno dall'inizio della seconda guerra del Golfo.
Numerose altre opere video, musicate da Britten si possono consultare presso la videoteca del festival: tra queste l'opera per la tv, di intento pacifista, Owen Wingrave, tratta dalla novella omonima di Henry James e commissionata al grande maestro nel '71 dalla BBC. È possibile visionare anche il rifacimento di Margaret Williams di questa stessa opera, per Channel 4, a distanza di trent'anni dalla prima, nel 2001.
Straordinari registi sperimentali sono gli autori rispettivamente di Sonata for Viola, ritratto del compositore russo Dimitri Shostakovic, realizzato dal regista di culto Alexander Sokurov e In Absentia, un paesaggio del dolore, dall'ultima serie di Sound on Film, regia dei Brothers Quay su musiche originali di Karlheinz Stockhausen.
Nei giorni successivi al centro della programmazione, presentate dal critico musicale Giordano Montecchi, opere per la tv di più recente produzione, tra queste Trouble in Tahiti (2002) di Leonard Bernstein, deliziosa operina anticipatrice di temi alla 'Far from Heaven', per la regia di Tom Cairns. A seguire Hello Dolly, Goodbye Mummy, ispirata alla truculenta fiaba russa BabaYaga, lavoro a quattro mani della compositrice inglese Judith Weir e della regista Margaret Williams. Dalla serie Sound on Film, originale format televisivo della BBC, imperniato sulla collaborazione tra compositori e registi, il bellissimo ed elegiaco Blight, ode alla scomparsa di un quartiere londinese cancellato dalla costruzione di una nuova autostrada. Toothpaste è invece una divertente micro-opera in 5 minuti, diretta dal brillante regista canadese Larry Weinstein: storia di un matrimonio a pezzi, per colpa di un tubetto di dentifricio mal chiuso.
Alla presenza del regista Carlo Ippolito, il Festival propone Un'altra città, cortometraggio sulla colonna sonora composta nel 1929 da Arnold Schönberg per un film mai fatto; il corto Chop, Chop, Chopin, è invece un cartone polacco con musiche di Chopin, rivisitate dal trio jazz di Michal Urbaniak.
In anteprima per l'Italia il Festival presenta il cartone animato d'autore The Cunning Little Vixen, realizzato per la BBC dal geniale regista Geoff Dunbar, su musiche di Leos Janacek.

Videoteatro

Grandi nomi e prestigiose anteprime nella sezione Videoteatro (Cinema Lumière- Sala Auguste e Laboratori di musica e spettacolo- Auditorium, 8-13 marzo).

Il festival dedica un omaggio a Jon Fosse, il maggiore scrittore norvegese contemporaneo e drammaturgo di successo europeo; Luca Scarlini presenta alcuni suoi lavori, tra cui Naustet, Husa I Ein By e Traum In Herbst.
In collaborazione con Theaterkanal, canale satellitare tematico, dedicato alle arti sceniche, della seconda rete pubblica tedesca ZDF, TTV presenta una selezione delle migliori produzioni di videoteatro, con una particolare attenzione all'ultima generazione di registi teatrali.
Tra i film proiettati, Emilia Galotti, di G.E. Lessing, regia teatrale di Michael Thalheimer, regia televisiva di Hannes Rossacher, produzione del Deutsches Theater di Berlino; la regia si concentra sulla lotta disperata contro il tempo e le emozioni evocate da questa battaglia inutile. L'introduzione è affidata a Gerardo Guccini, critico e docente del DMS di Bologna.
E ancora Nora di Henrik Ibsen, regia teatrale di Thomas Ostermeier, regia televisiva di Hannes Rossacher, produzione della Schaubuhne di Berlino; il video è presentato dal critico teatrale Massimo Marino.
Disponibili nella VideoTeca del Festival, Traum In Herbst di Jon Fosse, regia teatrale di Luk Perceval, regia televisiva di Theo Roos; Leonce e Lena di Büchner, regia di Robert Wilson, musiche di Herbert Grönemeyer. Saranno presenti Bettina Petry, responsabile della programmazione di ZDF Theaterkanal e il giovane regista Michael Thalheimer, la cui versione di Emilia Galotti ha ottenuto a Berlino uno straordinario successo.
Di Ariane Mnouchkine, famosa regista francese del Thèatre du Soleil, già nota in Italia per 1789 e per Moli.
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programma

TTV FESTIVAL Performing Arts on Screen

17° EDIZIONE
Bologna, 3 marzo – 14 marzo 2004
programma

mercoledì 3 marzo
IL CASSERO (ingresso libero)
OPERA VIDEO: SPECIALE BENJAMIN BRITTEN
ore 18.00
SUONARE LO SGUARDO: FILM E VIDEO DI BENJAMIN BRITTEN
Conferenza-spettacolo di Luca Scarlini

a seguire
BENJAMIN BRITTEN – PETER PEARS: FOLKSONGS (UK/1961/20')
Sottotitoli in italiano
Benjamin Britten ha lavorato a lungo sull'eredità dei folksongs inglesi, tradizionali o d'autore, traendone ispirazione in numerose occasioni e realizzandone una celebre antologia, tutt'ora eseguitissima, in una chiave assai diversa da quella precedentemente realizzata da Ralph Vaughan Williams. Qui, in una delle numerose apparizioni all'interno di un programma BBC, ripercorre con Peter Pears, interprete principe e musa ispiratrice, alcuni episodi principali di questa tradizione, di solito legati alla relazione uomo/donna. Il cantante spiega il plot delle canzoni, connettendo episodi e riassumendo deliziosamente il primato dell'elemento narrativo su quello lirico in questa forma d'espressione.

ore 21.30
PETER GRIMES e DEATH IN VENICE
estratti da: BENJAMIN BRITTEN: THE HIDDEN HEART
Regia di Theresa Griffiths (UK/2001/60')
(con brani da Peter Grimes, War Requiem e Death in Venice)
Teresa Griffiths ripercorre la vita di Benjamin Britten a partire dalla relazione, basilare, con Peter Pears, tenore mozartiano che si era messo in luce nella compagnia del Sadler's Wells prima della Seconda Guerra Mondiale e che sarà per tutta la vita il compagno e la musa ispiratrice del compositore inglese, comparendo di fatto in tutti i lavori di teatro musicale e corali (e firmando in un caso, per Midsummer's Night Dream, il libretto di un'opera insieme a lui) e creando uno stile che lega i diversi lavori in una cifra immediatamente riconoscibile. Il lavoro accurato della regista racconta quindi una 'storia d'amore in tre episodi' ripercorrendo gli esiti di tre dei capolavori britteniani, di cui vengono proiettate a Bologna le sezioni dedicate all'alfa e all'omega della produzione della coppia: Peter Grimes, che nel 1945 costituì una straordinaria rivelazione e l'ultimo, straziante, Death in Venice, parallelo anche cronologicamente al film viscontiano e come quello derivante dal racconto di Thomas Mann, in cui il cantante incarnava il desiderio disperato e mortale di Aschenbach per una impossibile palingenesi nell'amore della giovinezza, mettendo in scena impietosamente il trascorrere del tempo sulla sua vocalità e facendone l'elemento di forza di una sofisticatissima drammaturgia musicale.

giovedì 4 marzo
AUDITORIUM DMS (ingresso libero)
OPERA VIDEO
ore 17.30
THE CLIBURN: PLAYING ON THE EDGE (puntata 1) (USA/2001/30')
Regia di Peter Rosen
Docu-fiction, che segue da vicino per tutta la sua durata una delle competizioni di pianoforte più famose del mondo, i giovani pianisti sono ripresi tra stress, emozioni e momenti di tensione e di delusione per le inevitabili eliminazioni, fino alla proclamazione dei vincitori.

AUDITORIUM DMS (ingresso libero)
FILM DI DANZA
ore 18.00
Anna de Manincor presenta
BEAU TRAVAIL (Francia/2001/90')
Regia di Claire Denis
Liberamente ispirato a Billy Budd di Herman Melville, Beau travail è un poema visivo onirico e distaccato, cupo e sontuoso. Claire Denis trasferisce l'originale ambientazione marinara nel brullo paesaggio intorno a Djibouti, in Africa. La narrazione è affidata al sergente Galoup (Denis Lavant), ufficiale della Legione Straniera invidioso della nuova recluta Sentain (Gregoire Colin), a cui il capitano Forestier (Michel Subor) riserva evidenti favoritismi. Dopo essersi distinto per il coraggio in un'operazione di recupero di un velivolo abbattuto, Sentain viene coperto di lodi appassionate da Forestier. Galoup, sopraffatto dalla gelosia, si abbandona a gesti avventati destinati a sortire tragici effetti. Claire Denis compone audacemente Beau travail come un film muto, con lunghe sequenze dedicate all'addestramento della truppa, scandito da ritmate evoluzioni coreografiche. La fotografia ipnotica di Agnes Godard cattura la bellezza dei corpi abbronzati dei soldati ed esplora il paesaggio con un ritmo ossessivo e poetico. In uno dei finali più elettrizzanti visti al cinema, la regista offre a Galoup un'ultima occasione per riscattarsi dalla gelosia e dalla crudeltà.

AUDITORIUM DMS (ingresso libero)
VIDEODANZA
ore 20.30
"Performing Cult"
Cult Network presenta la serie TV Performer
IL CORPO DEL REATO (Italia, 2004/50')
di Alberto D'Onofrio
documentario su Michele Di Stefano - MK
presentano Alberto D'Onofrio, Alessandra Ugolini per D.N.A. Int, produttore esecutivo, e Michele Di Stefano
Il corpo del reato presenta una selezione di artisti diversi nei quali il corpo nudo nella sua essenzialità diventa il centro di un percorso visivo tra danza e teatro. In particolare, la compagnia 'MK' del coreografo Michele Di Stefano ha creato una peculiare modalità espressiva articolando i corpi in movimenti 'fuori sinc' che li svincolano dalla percezione abitudinaria, smaterializzandoli

CINEMA LUMIERE 1/SALA AUGUSTE (ingresso a pagamento)
OPERA VIDEO: SPECIALE BENJAMIN BRITTEN – OMAGGIO A DEREK JARMAN in collaborazione con il Cassero
ore 22.15
Roberto Nanni presenta
L'AMORE VINCITORE intervista a Derek Jarman (Italia/1993/30')
Regia di Roberto Nanni
Il regista inglese Derek Jarman parla della sua vita, del lavoro e della malattia che dopo pochi mesi lo condurrà alla morte. Il lavoro sull'immagine con l'uso del super8, del 16mm e del video come moltiplicazione e stratificazione materica dell'immagine stessa, si intreccia con un tessuto sonoro elaborato e mai banale.

a seguire
WAR REQUIEM (UK/1989/1h 32')
Regia di Derek Jarman, musiche di Benjamin Britten
La relazione di Derek Jarman con la musica è strettissima, a partire dal suo lavoro come scenografo che lo vide a fianco di John Gielgud per Don Giovanni a Londra nel 1968 o con Ken Russel per il memorabile Rake's Progress stravinskijano al Maggio Musicale Fiorentino del 1984. Numerosi erano stati i suoi interventi nell'ambito del nascente videoclip, per cui firmò episodi di grande interesse per Lords of the New Church, Pet Shop Boys e soprattutto per The Smiths e prima di questo film, aveva realizzato il commovente inserto dalla Louise di Charpentier per il progetto collettivo Aria voluto da Don Boyd e l'intervento video-operistico per L'ispirazione di Sylvano Bussotti. Britten compariva nelle colonne sonore di Imagining October e di The Angelic Conversation e qui il grande regista inglese gli rende omaggio, narrando la vita di Wilfred Owen, poeta che aveva ispirato il compositore inglese per War Requiem, composto per l'inaugurazione della ricostruita cattedrale di Coventry, rasa al suolo dai bombardamenti tedeschi, in una scenografia scabra ed essenziale, affidandosi alla gestualità degli interpreti (tra cui Laurence Olivier nella sua ultima interpretazione e Tilda Swinton) per una indagine, spietata ed elegiaca a un tempo, sul peso della memoria, contro ogni guerra.

venerdì 5 marzo
SALA CERVI (ingresso libero)
OPERA VIDEO
ore 18.00
THE CLIBURN: PLAYING ON THE EDGE (puntata 2) (USA/2001/30')
Regia di Peter Rosen

a seguire
OPERA VIDEO: SPECIALE BENJAMIN BRITTEN
COAL FACE (UK/1935/ 12')
Regia di John Grierson, musiche di Benjamin Britten
Il movimento del documentario inglese negli Anni '30 fu una delle stagioni più importanti del cinema politico ed esercitò una influenza ampia, raccontando storie di vita quotidiana e potendo contare su uno straordinario gruppo di collaboratori. Questa notevolissima serie di lavori, prodotto dal GPO (ovvero dalla Posta), trovò il proprio leader in John Grierson, regista che si era messo in evidenza nel 1929 con il fortissimo The Drifters dedicato alla vita dei pescatori di aringhe e influenzato dalle coeve ricerche del cinema sovietico. Personalità come Alberto Cavalcanti, Wystan Hugh Auden e Benjamin Britten, vennero coinvolte nella progettazione e Coal Face, uno dei risultati più significativi del progetto, narra le gesta epiche dei minatori gallesi alle prese con una realtà ostile, riassumendo, in estrema sintesi, una vicenda di straordinario impatto emotivo.

NIGHT MAIL (Uk/1936/24')
Regia di Harry Watt, musiche di Benjamin Britten
È probabilmente il titolo maggiore della straordinaria stagione del documentario inglese Anni '30. In questa produzione, celeberrima, si racconta la storia di un treno postale che porta messaggi da Londra ad Edimburgo, tessendo allo stesso tempo la rete di azioni quotidiane, che permettono che ciò accada e l'impatto delle comunicazioni sulla società. Il noto poema di Auden, che ha avuto una enorme fortuna indipendentemente dal film, scritto sulla base del ritmo del montaggio cinematografico, venne richiesto da Grierson dopo la conclusione di una prima versione ritenuta troppo asettica, diventa quasi un rap al contatto con la musica britteniana, che fa la parodia di una scrittura a programma, proponendo allusioni ai rumori del treno, come a quelli della natura.

a seguire
VIDEOTEATRO - SPECIALE HAROLD PINTER
CENERE ALLE CENERI (55')
Regia di Harold Pinter
Una delle ultime produzioni di Harold Pinter, di cui il drammaturgo ha diretto la versione italiana con Adriana Asti e Jerzy Stuhr, dopo la prima londinese con Stephen Rea e Linsay Duncan. La consueta (e un po' usurata) struttura del dialogo, in cui un'iniziale banalità si colora progressivamente di tinte sempre più cupe, viene usata qui per introdurre la conversazione impossibile tra Rebecca, svagata eppure fin dall'inizio evidentemente portatrice di un segreto oscuro e Devlin, che è invece da subito 'uomo d'ordine' e rivela poi fino in fondo questa sua natura, assumendo l'identità di un carnefice, in un racconto-confessione che esplode nel finale, con un viaggio in un vagone piombato che incombe e l'eco che ripete desolatamente una sequenza destinata a sfumare nel silenzio.

CINEMA LUMIERE 1/SALA AUGUSTE (ingresso a pagamento)
OPERA VIDEO
ore 20.00
SONATA FOR VIOLA. DIMITRI SHOSTAKOVIC (Urss 1980/ versione definitiva Usa 2002/80')
Regia di Alexander Sokurov, musiche di Shostakovic,
Alexander Sokurov firma un bellissimo ritratto di Dmitri Å ostakovič. Il regista siberiano che è tra gli autori più interessanti del panorama europeo degli ultimi decenni ha una capacità incredibile di connettere i fatti della cultura di un periodo con gli eventi storici, come era evidente nella pellicola che lo ha definitivamente consacrato da noi, lo straordinario Moloch del 1999. In Sonata for viola riprende il materiale di un precedente documentario girato da Semion Aranovic che era stato bloccato dalla censura perché ritenuto troppo critico, scegliendo una dinamica di montaggio serratissima e di grande forza. La storia russa, con le sue aberrazioni e i suoi trionfi, scorre mentre la sonata per viola commenta un percorso esistenziale accidentato che riflette, con consumata sapienza drammaturgica, quello del paese di cui è simbolo.

a seguire
IN ABSENTIA (UK/2000/20')
Regia dei Brothers Quay, musiche di Karlheinz Stockhausen
Sound on film prosegue il percorso iniziato ormai quasi un decennio fa dall'Arts Council of England, chiamando a collaborare personalità di grande spicco del cinema e del mondo musicale. Secondo la tradizione della fortunata serie il responsabile della parte visuale agisce a tutti gli effetti come librettista. Quattro gli episodi nell'ultima serie: i fratelli Quay (si veda la sezione loro dedicata) lavorano su musiche di Stockhausen per raccontare l'immagine di una donna sola nella notte.

AUDITORIUM DMS (ingresso libero)
VIDEODANZA
ore 22.30
"Performing Cult"
Cult Network presenta la serie TV Performer
OLTRE LA DANZA (Italia, 2004/50')
di Alberto D'Onofrio
documentario su Francesco Scavetta
Oltre la danza offre una panoramica su alcuni tra gli autori più innovativi del teatro-danza internazionale, come Francesco Scavetta, regista e coreografo del gruppo italo-finlandese Wee, il cubano Guillermo Horta, le cui improvvisazioni ondeggiano tra ironia e commozione, Cosmin Manolescu, danzatore rumeno che si esibisce in abiti femminili, e altri giovani artisti provenienti da Egitto e Sud Africa.

sabato 6 marzo
AUDITORIUM DMS (ingresso libero)
OPERA VIDEO
ore 17.30
THE CLIBURN: PLAYING ON THE EDGE (puntata 3) (USA/2001/30')
Regia di Peter Rosen

AUDITORIUM DMS (ingresso libero)
OPERA VIDEO
ore 18.00
TROUBLE IN TAHITI (UK 2002/50')
Regia di Tom Cairns, musiche di Leonard Bernstein
È uno dei titoli più interessanti dello straordinario repertorio di teatro musicale di Leonard Bernstein, che negli ultimi due decenni sta venendo finalmente recuperato nella sua integralità. In pieno maccarthismo una coppia perfetta, che vive in un'altrettanto impeccabile periferia suburbana, porta avanti un mènage pieno di tensioni sotterranee; la versione coloratissima di Tom Cairns (che ha firmato alcuni episodi di Dance for the Camera e stabilito la sua reputazione con Amongst Women) conferma la validità del percorso di Opera in Action (ed ha ottenuto di recente un riconoscimento al Vienna TV Award) e gioca acidamente con i segni esteriori dell'american way of life, mentre un coro sempre sorridente commenta in modo sarcastico la vicenda.

HELLO DOLLY, GOODBYE MUMMY (UK/1996/16')
Regia di Margaret Williams, musiche di Judith Weir
Judith Weir, a lungo direttrice del prestigioso Spitalfields Festival, è una delle personalità più interessanti della musica inglese degli ultimi decenni ed ha operato soprattutto in ambito operistico, con titoli come A Night at the Chinese Opera e Blond Eckbert. Ha lavorato in varie occasioni con Margaret Williams e in questo caso firma con la regista una creazione originalmente concepita per il piccolo schermo all'interno di Sound on Film, che è un piccolo gioiello gotico. Vasilissa, orfana di madre e affidata alle mani della scriteriata matrigna, viene inviata presso Baba Yaga, teatralissima nonna con il gusto per l'antropofagia e con l'aiuto di una bambola magica riesce a sconfiggerla e a riprendere possesso della casa, poco prima che lo scimunito padre torni da una vacanza. In estrema sintesi si dipana un 'canto di innocenza ed esperienza', che rimane tra i risultati più peculiari in ambito videooperistico degli anni recenti.

BLIGHT (UK/1996/14')
Regia di John Smith, musiche di Jocelyn Pook
Blight è stato girato durante la costruzione della M11 LinkRoad, che nell'East London provocò una lunga campagna di manifestazioni dei residenti, che volevano impedire la demolizione delle loro case. La problematica sociale alimenta una partitura, in cui i suoni naturali si uniscono ai ricordi degli abitanti, costruendo una delicata sinfonia memorialistica tra humour e acuto senso della perdita.

TOOTHPASTE (Canada/2001/5')
Regia di Larry Weinstein, musiche di Alexina Louie
Breve video opera candese su chi lascia il tubetto del dentifricio senza tappo (con ripercussioni atroci). Interpreti sono il comico di Mark McKinney e la soprano Barbara Hanning. È una commedia, è una tragedia, è un poema epico, è un'opera di cinque minuti.

AUDITORIUM DMS (ingresso libero)
FILM DI DANZA
ore 21.30
John Comiskey presenta
HIT AND RUN (Ireland/2002/60')
Regia di John Comiskey
Vincitore del Moving Pictures Festival di Toronto nel 2002 e del Premio della Giuria di Dance on Camera a New York nel 2003, Hit and Run è un ritratto duro e tagliente di una giovane gang dublinese: le vite dei suoi membri sono destinate a cambiare nell'arco di una sola notte, raccontata coniugando invenzioni visive e progressione narrativa all'interno di un unico set, un palazzo abbandonato da cui nessuno uscirà indenne e in cui qualcuno incontrerà la morte. Il film, nato da una reale sinergia tra regista e coreografo, arricchisce il cinema irlandese di un nuovo sguardo.

a seguire
WHEN DANCERS GO BOWLING (Usa/2000/17')
Regia di Michael Demirjian
Cosa succede quando dei ballerini vanno a giocare a Bowling? Non seguono le regole, non segnano il punteggio e di certo, non indossano quelle ridicole scarpe. Invece come scopre il filmaker di Philadelphia, Michael Demirjian, nel suo nuovo corto. 'Quando i danzatori vanno a giocare a Bowling' scatenano una raffica di colore e movimento sulle corsie lucidate di una sala da bowling locale. Girato in WynnewoodLanes di Haverton, questo film di 17 minuti, presenta la coreografia di Amanda Rabin e le utili indicazioni narrative del giocatore professionista vecchio stile Billy Golembiewski.

domenica 7 marzo
CINEMA LUMIERE 1/SALA AUGUSTE (ingresso a pagamento)
FILM DI DANZA
ore 20.30
DRACULA: PAGES FROM A VIRGIN DIARY (Canada/2002/75')
Regia di Guy Maddin
Regista canadese dotato di uno sguardo personalissimo, Guy Maddin riporta in vita lo stile e la grammatica visuale del cinema muto, in questa ambiziosa trasposizione cinematografica di un acclamato spettacolo del Royal Winnipeg Ballet, incorporando suggestioni provenienti dal romanzo di Stoker (Dracula) e dal film di Murnau (Nosferatu). Nel 1897 uno strano e misterioso visitatore proveniente dall'Est arriva a Londra. Ben presto la ricca e mondana Lucy cade vittima del fascino di Dracula, poi è la volta della verginale Mina, ma quando le macchinazioni del vampiro cominciano ad alterare la personalità della fanciulla, il suo fidanzato, Johnathan, si rende conto della gravità della situazione e si rivolge a un cacciatore di vampiri, Van Helsing, perché uccida il mostro. Prodotto per la televisione canadese, il film è approdato, in seguito agli elogi della critica, sugli schermi di molti festival internazionali, per poi essere distribuito nelle sale degli Stati Uniti.

lunedì 8 marzo
AUDITORIUM DMS (ingresso libero)
VIDEODANZA
ore 16.00
DANCE NOTES (Belgio/2003/60')
di Michel Follin, coreografia di Anne Teresa de Keersmacker, musiche di Thierry De Mey
Per celebrare il ventesimo anniversario della sua compagnia, Rosas, Anne Teresa De Keersmaeker ha creato April Me con la consueta collaborazione del compositore Thierry De Mey. Per la prima volta la coreografa ha lasciato entrare una troupe cinematografica nella sua sala prove per documentare la genesi, durata undici mesi, di un suo spettacolo. Seguendo il lavoro con Thierry De Mey, i musicisti dell'Ictus Ensemble e i danzatori di Rosas, il film mette in evidenza il raffinatissimo rapporto di scambio, che si instaura tra la partitura coreografica e quella musicale. Dance Notes rivela quei momenti in cui uno spettacolo comincia a prendere forma, quegli istanti impagabili nei quali la sperimentazione diventa la forza guida della creazione.

DOMINIQUE MERCY DANCES PINA BAUSCH (Francia/2003/52')
Regia di Règis Obadia, coreografia Pina Bausch
Questo film racconta la storia e la vita quotidiana di Dominique Mercy, danzatore che, sin da quando (nel 1972) è entrato nella compagnia di Pina Bausch, è diventato una celebrità nell'ambito della danza contemporanea. Mercy ha dato vita a molte figure, ormai mitiche, create dalla coreografa tedesca, e tra loro si è sviluppata un'eccezionale complicità. Il film rivela questa alchimia particolare e distilla preziose intuizioni sulla nozione di interprete: una relazione unica che combina vita e arte in una ricerca costante. Un'occasione per ricordare alcuni dei lavori più importanti di Pina Bausch attraverso lo sguardo di un protagonista che ha partecipato alla loro genesi.

CINEMA LUMIERE 1/SALA AUGUSTE (ingresso a pagamento)
VIDEOTEATRO - SPECIALE HAROLD PINTER
dal programma PINTER AT THE BBC
ore 18.00
THE ROOM (UK/2002/50')
La stanza, scritto nel 1957 mentre lo scrittore frequentava l'università di Bristol, è il testo che gli dette la prima notorietà ed è in effetti un vero e proprio incunabolo della sua produzione, con la moglie di un camionista in ambasce per il marito in viaggio, che riceve la visita di due misteriosi emissari di notizie, uno dei quali è cieco. I due determinano una situazione di angoscia e terrore, che nasce come al solito dalla più assoluta banalità quotidiana, mettendo in azione il peso del non detto. Nel cast di questa ripresa allestita per i suoi settanta anni all'Almeida Theatre, va segnalata la presenza di Henry Woolf, che aveva interpretato già nell'edizione originale il ruolo di Mr Kidd; va ricordato infine che in una successiva edizione della pièce al Royal Court ottenne un notevole successo Michael Caine, che interpretava il ruolo di Mr Sands.

CELEBRATION (UK/2002/45') (sottotitoli in italiano)
È la pièce più recente di Pinter, scritta in occasione del suo settantesimo compleanno e rappresentata in una stagione a lui dedicata dall'Almeida Theatre a Londra. La pièce torna sempre più ossessivamente, e con non poche ripetizioni, alle sue amate situazioni di banalità quotidiana che si caricano di minaccia e violenza in modo crescente, semmai con una più esplicita tendenza alla comicità, rispetto alla produzione precedente. Il direttore di una banca e la moglie si trovano in un ristorante prestigioso, per essere prima infastiditi da due altri avventori, che sono lì per festeggiare un evento e a cui rispondono aggressivamente, per passare poi da una dimensione surreale all'attacco esplicito, quando entrano in ballo il padrone del ristorante e un cameriere, in una spirale di aggressività sempre più marcata. Pinter dirige un cast affiatatissimo, in cui spicca Lindsay Duncan, da sempre maestra di ruoli ambigui.

martedì 9 marzo
SALA CERVI (ingresso libero)
VIDEODANZA
ore 16.00
Anna de Manincor e Margaret Williams presentano
estratti da 4DANCE (serie di danza realizzata da Channel 4) (UK/2003/50')
4 Dance è la nuova serie di corti di danza realizzata da Channel 4, rete privata britannica, la cui concessione prevede la produzione di programmi innovativi di carattere artistico e culturale, per la prima volta in collaborazione con l'Arts Council of England. 4 Dance propone un panorama ricchissimo di coreografi e videomaker, impegnati in progetti estremamente diversi tra loro. La serie, formata da quattro programmi di circa mezz'ora l'uno, è presentata da William Trevitt e Michael Nunn, star della danza contemporanea nel Regno Unito. Accanto ad undici film appositamente commissionati, con coreografie originali e talvolta musiche originali, ad altrettanti artisti del Regno Unito scelti per la loro qualità innovativa, troviamo anche dodici film di provenienza internazionale. 4 Dance presenta inoltre estratti da Capture, il nuovo progetto di confronto tra danza, arti visuali e nuove tecnologie coprodotto dall'Arts Council of England e dalla South East Dance Agency, che coinvolge registi e coreografi secondo il modello di Dance for the Camera.

a seguire
estratti da BODY OF WATER (nuova serie di DANCE FOR THE CAMERA prodotta dalla BBC)
(UK-The Netherlands/2003/10')
Dance for the Camera cambia volto. La settima serie del progetto televisivo ideato dall'Arts Council of England e dalla BBC presenta in collaborazione con NPS (la rete pubblica olandese) otto film - quattro realizzati in Gran Bretagna e quattro in Olanda - incentrati tutti sullo stesso tema: l'acqua. Registi e coreografi, diversi per gusto e formazione, creano innovativi film di danza, esplorando l'acqua in varie forme e dislocazioni, dagli interni domestici alle distese desertiche. I singoli film sono poi montati insieme da un altro regista a costruire una storia che, nell'arco di settanta minuti, segue il protagonista - un pescatore ovviamente senza speranza - in un viaggio attraverso i paesaggi estremi (e le condizioni atmosferiche altrettanto estreme) dell'Islanda. Così anche lo spettatore è invitato a compiere un viaggio, in cui, però, le connessioni appaiono elusive e i significati si intravedono attraverso una cortina d'acqua.
(Waterman, Rein Hazewinkel - Snow, David Hinton - Two Men Walking, Dick Hauser - Magnetic North, Miranda Pennell - Freeze, Lucy Baldwin - No Waiting on an Angel, Hans Beenhakker - Shelter, Boris Paval Conen - Gravity, David Anderson)

SALA CERVI (ingresso libero)
VIDEOTEATRO - SPECIALE JON FOSSE - NORVEGIA
ore 20.30
Luca Scarlini presenta
NAUSTET (La rimessa delle barche) di Jon Fosse (Norvegia/2000-2002/20')
Regia di Trygve Hagen (sottotitoli in inglese)
Trygve Hagen è uno dei maggiori cineasti norvegesi; a partire dal 1984 ha realizzato numerosi cortometraggi, con una precisa passione per il 'ritratto d'artista', tra cui è da citare almeno Maleren Hakon Bleken, dedicato al pittore omonimo. La sua collaborazione con Jon Fosse, che ha lavorato con lui alla versione cinematografica del romanzo-fiume Melancholia, data al 1991, quando il regista realizzò un documentario sullo scrittore di Bergen e si è articolata in una serie di tappe successive. Naustet (La rimessa delle barche), del 1999, ha ottenuto numerosi premi, tra cui il prestigioso Terje Vigen Award nella più importante competizione norvegese per cortometraggi. Il breve film, tratto da un romanzo dell'autore de Il nome, racconta l'impossibile incontro tra due ex-amici, entrambi legati fin dall'infanzia alla stessa donna e accomunati da una serie di esperienze infantili (tra cui un traumatico 'gioco del bacio'), praticate nella rimessa delle barche del titolo. In un paesaggio di abbagliante (perfino eccessivo) nitore, tra mare e splendenti distese d'erba, si consuma una tragedia, quella innescata da simpatie sotterranee e da espliciti scoppi di gelosia, che si conclude con la morte del personaggio femminile.

HUSA I EIN BY (Le case in città) di Jon Fosse (Norvegia/2000/60')
Regia di Trygve Hagen (sottotitoli in inglese)
Atmosfera sospesa anche per Husa i ein by, tratto da un dialogo di Sogno d'autunno, in cui un uomo e una donna si incontrano in un cimitero su una collina per discutere dell'esistenza, in una conversazione in cui le parole e il non detto hanno lo stesso peso, mentre la tensione diventa lentamente sempre più intollerabile.

CINEMA LUMIERE 1/SALA AUGUSTE (ingresso a pagamento)
VIDEOTEATRO
ore 22.15
TAMBURI SULLA DIGA (Francia/2002/93')
Regia di Ariane Mnouchkine (sottotitoli in italiano)
Vogliate seguirci, mille anni fa o anche l'altro ieri, nel prospero regno del Signore Khang. Un giorno, improvvisa, arriva la minaccia di una straordinaria inondazione: una catastrofe mai vista, a memoria d'uomo. Le dighe sono l'unica possibilità

Immagine: THE CUNNING LITTLE VIXEN (2002, Geoff Dunbar)

luoghi:
Cinema Lumière - Sala Auguste
Manifattura delle Arti, via Azzo Gardino 65, Bologna
Laboratori di musica e spettacolo- Auditorium
Manifattura delle Arti, via Azzo Gardino 65, Bologna
Il Cassero
ex Salara, via Don Minzoni 18, Bologna
Galleria d'Arte Moderna/Spazio Aperto
Piazza della Costituzione 3, Bologna

IN ARCHIVIO [9]
Premio DAMS Festival 2005
dal 3/6/2005 al 12/6/2005

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