Esposizione dei disegni e stampre affiancata dalla presentazione dell'acquaforte di Giuseppe Maria Mitelli. Nei mesi a seguire verranno realizzate delle conferenze volte a presentare ognuno dei disegni.
La Società di Santa Cecilia, Amici della Pinacoteca Nazionale di Bologna, tra il 2011 e il 2013 ha
donato al Gabinetto Disegni e Stampe della Pinacoteca di Bologna tre disegni che vanno ad
arricchire la ricca collezione di grafica del Museo: un foglio a tempera con l'Allegoria della guerra,
memoria del cammeo realizzato nella volta della sala della Pace e della Guerra a palazzo Milzetti a
Faenza; un disegno a matita rossa di Giuseppe Maria Mitelli preparatorio per l'acquaforte datata
1710 intitolata Li cinque sentimenti alla moda, ed infine un disegno sempre a matita rossa di Angela
Teresa Muratori preparatorio per la pala raffigurante l'Annunciazione realizzata intorno al 1700
per la chiesa della Santissima Trinità di Bologna.
L'esposizione dei disegni, affiancata dalla presentazione dell'acquaforte di Giuseppe Maria Mitelli
gentilmente concessa in prestito dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione della Cassa di
Risparmio in Bologna, verrà inaugurata in Pinacoteca dal Soprintendente Luigi Ficacci il 6
dicembre 2013 alle ore 18,00, mentre nei mesi a seguire, sino alla chiusura della mostra, verranno
realizzate delle conferenze volte a presentare ognuno dei disegni donati, oltre che a mettere in luce
l'attività della Società di Santa Cecilia anche in relazione alla donazione di dipinti.
Lo spazio espositivo espressamente realizzato in questa occasione grazie al contributo della
Società di Santa Cecilia, permetterà di realizzare in futuro esposizioni a rotazione del materiale del
Gabinetto Disegni e Stampe della Pinacoteca Nazionale di Bologna, consultabile per motivi
conservativi solo su richiesta.
Calendario degli eventi:
6 dicembre 2013, ore 18.00 Inaugurazione
Luigi Ficacci
La Società di Santa Cecilia per la Pinacoteca Nazionale di Bologna
18 gennaio 2014, ore 16.30
Maria Pace Marzocchi
Dipinti bolognesi ed emiliani dalla Società di Santa Cecilia alla Pinacoteca Nazionale8 febbraio 2014, ore 16.30
Elena Rossoni
Moda, musica danza ed altro ancora ne Li cinque sentimenti alla moda di Giuseppe Maria Mitelli
8 marzo 2014, ore 16.30
Angelo Mazza
Angela Teresa Muratori “inclinata al suono, al canto e alla pittura”. Un disegno per la Pinacoteca
Nazionale
22 marzo 2014, ore 16.30
Luigi Ficacci
Felice Giani, palazzo Milzetti e l’Allegoria della guerra
La Società di Santa Cecilia
La Società di Santa Cecilia, che prende il nome dal capolavoro “bolognese” di Raffaello, nasce, per
iniziativa di Andrea Emiliani, dalla volontà di un gruppo di simpatizzanti che intorno al 1990 inizia
a sostenere la Pinacoteca di Bologna con l’intento di valorizzare e diffondere la cultura artistica
legata al suo ingente patrimonio. Perfezionata giuridicamente nel 2002, l’associazione nel corso
della propria attività ha concorso a restauri, sostenuto ricerche e studi, patrocinato manifestazioni
espositive e pubblicazioni, ha organizzato visite e conferenze per gli amici e fornito costante
supporto alle iniziative istituzionali.
Ha inoltre contribuito alle acquisizioni della Pinacoteca favorendo le donazioni di soci e di
sostenitori che hanno arricchito le raccolte con dipinti dei Carracci, di Guercino,
Reni, Cesi, Albani, Crescimbeni. La stessa Società ha poi reperito e donato opere significative per la
storia dell’arte cittadina, come il bozzetto di Antonio Balestra per la pala,
perduta, della chiesa di Sant’Ignazio.
In questa occasione vengono presentati gli ultimi acquisti, compiuti dall’associazione nel 2011 e
nel 2013 per il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe: tre opere su carta che testimoniano della
produzione grafica di tre artisti che, per motivi tra loro estremamente diversi, contraddistinguono
la cultura figurativa emiliano-romagnola nell’arco di quasi due secoli.
Angela Teresa Muratori
Angela Teresa Muratori fu una pittrice bolognese che svolse un’intensa attività sia come esecutrice
di opere di propria invenzione sia come copista di dipinti della grande tradizione bolognese del
Seicento. Grazie alla sensibilità del padre, essa ricevette un’educazione musicale oltre che
pittorica, tanto da divenire anche compositrice di cantate e oratori. Forse il suo essere donna la
mise nella condizione di non poter diventare completamente artista autonoma, essendo essa
passata dalla bottega del pittore Emilio Taruffi, dove rimase sino al 1696, a quella di Lorenzo
Pasinelli ed infine, dopo la morte di quest’ultimo nel 1700, quando aveva già 38 anni, a quella di
Giovan Gioseffo Dal Sole. Intorno al 1700 realizzò un dipinto per la chiesa della Santissima Trinità
di Bologna raffigurante l’Annunciazione, da ritenersi opere autografa dell’artista malgrado Gian
Pietro Zanotti la considerasse realizzata in collaborazione col maestro Giovan Gioseffo. Questo
foglio a matita rossa, che una scritta riferiva erroneamente a Donato Creti, costituisce disegno
preparatorio per la medesima pala e rappresenta un raro esempio della produzione grafica della
pittrice.
Giuseppe Maria Mitelli (Bologna 1634 - 1718)
Bologna, Collezioni d'Arte e di Storia della Fondazione della Cassa di Risparmio in Bologna
Li cinque sentimenti alla moda è un’acquaforte datata 1710 realizzata da Giuseppe Maria Mitelli,
artista noto soprattutto come prolifico produttore di incisioni dedicate a svariati argomenti che
spaziano dalla riproduzione di dipinti dell’arte bolognese, all’illustrazione di tesi universitarie, alla
realizzazione di temi legati ai proverbi, alle osterie, ai cortei, alle processioni ed ai giochi.
L’inedito disegno preparatorio a matita rossa mostra il processo creativo dell’artista che, definiti i
soggetti da raffigurare, ne offre una propria interpretazione scritta che sottolinea il loro contesto
mondano. La tradizionale raffigurazione dei cinque sensi si anima così di un gustoso rimando alla
cultura dell’epoca, a quelle attività “oziose” che tra concerti, danze, profumi, parrucche e cene
poco composte dovevano far parte del vivo mondo cittadino. Ogni scena è contrassegnata dalla
scritta relativa al rispettivo organo di senso, raffigurato anche in forma iconica, secondo una
tipologia caratteristica dell’artista, ben noto anche come esecutore di rebus.
Presso la Pinacoteca, a fianco del disegno, viene esposta l’incisione gentilmente concessa in
prestito dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione della Cassa di Risparmio in Bologna.
Felice Giani (San Sebastiano Curone 1758 - Roma 1823)
Nella vasta e straordinaria decorazione di palazzo Milzetti a Faenza realizzata tra il 1802 e il 1805
da Felice Giani su commissione del conte Francesco Milzetti figura una stanza detta della Pace e
della Guerra, chiamata anche di Annibale in quanto presenta al centro la raffigurazione del
giovane condottiero accompagnato dal padre davanti all’altare a giurare odio eterno ai romani. Ai
lati, attorniati da un vasto ornato a grottesche, compaiono due cammei con il Trionfo della pace e il
Trionfo della guerra. Quest’ultima scena è quella raffigurata nel foglio, una sorta di memoria
probabilmente destinata al collezionismo dell’epoca, dove Giani si diverte ad evocare il proprio
cognome attraverso la scritta presente sul tempio. La pittura, quasi ad effetto di abbozzo, simula la
velocità dell’invenzione e rispecchia i vivaci colori che compaiono nella volta della sala.
Il disegno integra per tecnica e tipologia la consistente raccolta di opere di Felice Giani della
Pinacoteca Nazionale, composta da diversi fogli realizzati ad inchiostro, bistro o acquerello e da un
taccuino disegnato a matita nera, contribuendo a testimoniare in collezione l’attività di uno dei
principali protagonisti della stagione neoclassica che a palazzo Milzetti, attuale sede del Museo
Nazionale dell’età neoclassica in Romagna, realizzò uno dei suoi capolavori.
Ufficio stampa Elena Rossoni
tel. 051 4209444
cell. 349 3636477
email: elena.rossoni@beniculturali.it
Inaugurazione 6 dicembre 2013 alle ore 18
Pinacoteca Nazionale di Bologna
via Belle Arti 56
dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19, lunedì chiuso
ingresso libero