Museo di arte moderna e contemporanea - MART
Rovereto (TN)
corso Bettini, 43
0464 438887 FAX 0464 430827
WEB
Diverse Mostre
dal 16/9/2011 al 29/10/2011
mart-dom 10-18, ven 10-21

Segnalato da

Luca Melchionna




 
calendario eventi  :: 




16/9/2011

Diverse Mostre

Museo di arte moderna e contemporanea - MART, Rovereto (TN)

Il Mart ospita la mostra 'Blanco. Visions of Blindness' di Stefano De Luigi in occasione della quinta edizione di 'Rovereto Immagini'. Fotografo internazionale di estrazione giornalistica, De Luigi e' da tempo impegnato in un'analisi sulla 'fabbricazione e alla fascinazione delle immagini'. Il museo inoltre propone diverse mostre di fotografi contemporanei, tra cui: 'Obiettivo Trentino' di Gianni Berengo Gardin, Francesco Cito, Francesco Zizola, Stefano De Luigi, Alex Maioli e Pietro Masturzo, e altre personali di Graziano Panfili, Tano Siracusa, Alex Majoli, Alessio Pizzicannella...


comunicato stampa

Il Mart ospita la mostra “Blanco. Visions of Blindness” di Stefano De Luigi
In occasione della quinta edizione di “Rovereto Immagini”

La mostra “Blanco. Visions of Blindness” a cura di Giovanna Calvenzi, presenta dal 17 settembre al 30 ottobre 2011, negli spazi espositivi del mezzanino del Mart, un progetto di Stefano De Luigi.
Si tratta di uno degli eventi di Rovereto Immagini 2011, il Festival di Fotografia di Rovereto giunto quest’anno alla sua quinta edizione.

Stefano De Luigi è un fotografo internazionale di estrazione giornalistica da tempo impegnato in un’analisi sulla “fabbricazione e alla fascinazione delle immagini”, come scrive Philippe Dagen nel testo critico di presentazione della mostra.
Dopo aver indagato i mondi della televisione, del cinema e della pornografia, con “Blanco” De Luigi ha sviluppato un lavoro ancora legato al tema della visione, del dolore e della percezione dello sguardo altrui, ma con soggetti molto particolari: sono immagini di persone non vedenti, ritratte nell’arco di quattro anni, dal 2003 al 2007 in India, Cina, Africa e Europa dell’Est.
“Blanco” è in un certo senso la risposta alla domanda fondamentale implicita in queste foto: “Che colore ha la cecità?”.
Per Stefano De Luigi tuttavia la ricerca non è solo svolta su aspetti formali, ma riguarda questioni complesse di carattere etico: “Come fanno i ciechi a mostrare gioia, felicità, irritazione, dolore, sofferenza, pena, rimpianto? L’assenza della vista significa assenza di complicità con il fotografo?”

Sono domande che segnalano l’originalità della ricerca di De Luigi. “Il modo di raccontare in immagini di Stefano De Luigi – scrive Giovanna Calvenzi nel testo in catalogo – si riconduce alla scuola nobile del giornalismo fotografico ma le realtà che si trova ad affrontare lo stimolano a cercare una strada che gli consenta di testimoniare per suggestioni, per avvicinamenti che evitino la compassione ma anche la denuncia. Sa che il riflesso di sopravvivenza più diffuso è di chiudere gli occhi davanti a un’evidenza che ci turba, di fingere di non vedere quello che ci potrebbe ferire e, in estrema sintesi, di accettare la trasformazione della realtà in un’immagine che metabolizzi e renda accettabile il dolore, che allontani i rischi di immedesimazione, immagini dalla cui forza di verità ci dobbiamo difendere per sopravvivere. Il muro di protezione dalle emozioni che le fotografie più aspre e dirette ci costringono a costruire doveva e poteva essere sgretolato solo da immagini meno dirette, più difficili e capaci di smuovere, di coinvolgere, di informare e turbare.”

Stefano De Luigi è fotografo professionista dal 1988. Nel 1990 si trasferisce a Parigi, dove viene incaricato dal Musée du Louvre di illustrare la trasformazione del museo in occasione del suo bicentenario. In quello stesso periodo realizza numerosi reportage per la stampa francese e internazionale. I lavori di questi anni vengono esposti al Festival di Edimburgo (1988), all'Espace Carrousel du Louvre (1993), al Festival di Arles (1996), al Festival da Imagem di Braga (2001). Nel 1997 viene invitato a partecipare al "Master Class" della Fondazione World Press Photo e due anni dopo verrà premiato dalla stessa nella categoria "Art Stories" per il suo lavoro sulla moda. Nel 2000 riceve la "Honorable Mention" del premio Leica Oskar Barnack Awards e una selezione dei suoi reportage è proiettata al Festival di Arles. Nel frattempo partecipa anche a numerose mostre collettive: "Eurogeneration" a Palazzo Reale di Milano e al Museo di Roma in Trastevere, e "Fotogiornalismo italiano" alla Fondazione per la fotografia di Torino e "Beijing In&Out", Triennale Bovisa, Milano, 2007.

Con il libro Pornoland vince il premio "Marco Bastianelli" del 2005. Tra il 2003 e il 2007, in collaborazione con CBM, realizza il progetto Blindness con il patrocinio di Vision 2020 dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e ha vinto il W. E. Smith Fellowship Grant, edizione 2007. Nel 2006 Stefano De Luigi intraprende il progetto "Cinema Mundi", che racconta il mondo del cinema alternativo a quello commerciale di Hollywood, progetto a tappe in Cina, Russia, Iran, Argentina, Nigeria, India e Corea del Sud. Trasformato in un cortometraggio, "Cinema Mundi" è proiettato al Festival di Locarno nell'agosto 2007. Nel 2008 si aggiudica il secondo posto nella categoria "Arts / Single" del World Press Photo. Nel 2009 De Luigi è premiato per un reportage sugli ex bambini soldato in Liberia dalla Soros Foundation (OSI) ed espone il suo lavoro a New York e Washington. Nel 2010 per un reportage sulla siccità in Kenya ottiene di nuovo il secondo posto del World Press Photo nella categoria Contemporary Issue. Nell'aprile del 2010 esce il libro Blanco, edizioni Trolleybooks, con il progetto sulla cecità e inaugura la prima mostra "Blanco - Visions of Blindness" presso la galleria VII a New York e successivamente alla Galleria 10b di Roma.

Nel 2010 riceve il Getty Grant for Photojournalism per il nuovo progetto sull'Africa "T.I.A. – This is Africa". Nel 2010 con T.I.A, vince anche il primo premio del Days Japan International Press Prize. Nel 2011 il video "Blanco" si aggiudica il First Prize Multimedia alla Hope for a Healthy World competion e il 2° premio al World Press Multimedia Contest. Il libro "Blanco" vince il POYi, Best Photography Book of the year. I suoi reportages sono pubblicati dai più importanti magazines internazionali: Newsweek, Stern, Paris Match, le Monde, Time, New Yorker, EyeMazing, Geo, Internazionale, l’Espresso. Dal 2008 fa parte dell’agenzia americana VII. Vive a Milano.

Le altre mostre

Francesco Cito, Gianni Berengo Gardin, Francesco Zizola, Stefano De Luigi, Alex Majoli e Pietro Masturzo
Obiettivo Trentino

Graziano Panfili
Bambini sempre

Tano Siracusa
Con i suoi occhi

Alex Majoli con Leica M9-P
Un gondoliere a Venezia

Alessio Pizzicannella con Leica S2
Artisti famosi e sport

Stefano Giogli
L’unico ad essere diverso eri tu

Emanuele Broli, Marco Oprescu, Laura Predolini
Face the Fight – Cronache dalle recenti Paralimpiadi

Giustino Chemello
Nei dintorni della vita

Immagine: Stefano De Luigi

Inaugurazione 17 Settembre 2011, ore 18

Mart e Auditorium Melotti
Corso Bettini, 43 - Rovereto
ORARI
MART: mart - dom 10-18, ven 10-21
(accesso gratuito alla mostra “Blanco”)
AUDIRORIUM MELOTTI
martedì - venerdì: 10-12, 14-18 (lunedì chiuso) sabato 17 settembre: 9-21
domenica 18 settembre: 10-18
altri sabato e domenica fino al 30 ottobre: 15-18

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Due mostre
dal 3/12/2015 al 2/4/2016

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