Una mostra in occasione della giornata della memoria. Quindici opere su carta che ricordano all'umanita' un preciso passo della storia, attraverso l'arte. Manipolazione di Cultura e' un lavoro grafico realizzato da Mauri tra il 1971 e il 1973, stampato nel '76. Composto da un libro d'artista pubblicato in 1000 copie e una cartella di tavole tirata in 125 copie.
Un bacio furtivo prima di andare al fronte, forse l’ultimo abbraccio, il Grande Progetto della
Germania nazista e la radio che gracchia che verranno consegnate ai libri di storia.
Una storia scritta col pennino intinto nell’odio, nel sangue, nella xenofobia, nella superiorità della
razza ariana e arrivata ai giorni nostri con gli scatti in bianco e nero. Il colore che Fabio Mauri
sviscera per rendere immortale gli scorci della Seconda guerra mondiale. Quindici opere che (...)
gridano ancora tutta la loro attualità.
(...) Mauri eternizza alla storia scorci di quegli anni dove l’ottimismo di chi aveva i capelli biondi e
gli occhi azzurri nulla aveva a che fare con coloro i quali erano marchiati fuoco con la stella di
Davide. (Vittoria Maria Passera)
In occasione della giornata della memoria, l’Assessorato alla Cultura del Comune di
Carnago, in collaborazione con Fermo Stucchi, ripropone la mostra organizzata presso lo
Spazio Danseei di Olgiate Olona nel 2008 “ FABIO MAURI- Manipolazione di Cultura e
Liberopensiero”. Quindici opere su carta che ricordano all’umanità un preciso passo della
storia, attraverso l’arte, in questo caso importante mezzo di comunicazione.
L’opera Manipolazione di Cultura è un lavoro grafico realizzato tra il 1971 e il 1973,
stampato nel ’76. Composto da un libro d’artista pubblicato in 1000 copie e una cartella di
tavole tirata in 125 copie.
Si tratta di foto intelate e ritoccate con una parte monocroma nera, dipinta a mano. Le tavole
hanno una struttura tripartita: nella parte alta c’è l’immagine fotografica tratta dalla
documentazione storica dei fenomeni del nazismo e del fascismo; nella zona mediana il
monocromo, schermo dipinto di nero; in basso sul bordo poco evidente (ma il “meno è un più”) c’è
la didascalia apposta dall’artista, una brevissima frase, a sinistra in italiano, a destra in
tedesco,che occupa uno spazio esiguo da passare quasi inosservata. www.fabiomauri.com
Fabio Mauri è nato a Roma nel 1926. Le basi del lavoro dell’artista sono già tutte nell’esperienza
dei suoi primi diciotto anni di vita: la guerra, la conversione, la follia, il dramma degli Ebrei mai più
tornati, la scoperta del fascismo reale. A partire dal 1956 opera nelle file dell’avanguardia italiana.
Pittura, mostre, conferenze, performance o teatro si costituiscono in Mauri come atti di un unico
“luogo” espressivo. Un’idea unitaria della forma che coincide con una “cultura” e un giudizio sul
proprio tempo, ineliminabile per la visibilità stessa dell’universo. www.arteideologia.it
GIOVEDI 27 GENNAIO – CIRCOLO AUSER
Ore 21.00
INTERVENTO DEL PRESIDENTE PROVINCIALE DELL’A.N.P.I. ANGELO CHIESA
A seguire proiezione del film IL PIANISTA di ROMAN POLANSKI
Chiesa di San Rocco - via Italia ang. via Garibaldi – Carnago
Circolo Auser – via Vittorio Veneto – Carnago
SABATO 22 GENNAIO – CHIESA DI SAN ROCCO
Ore 17.30
PAGINE CONTRO L’OBLIO, PER RICORDARE LA SHOAH Letture di
brani da parte di Raffaella Realini e degli studenti della scuola
media con musiche rumene e tzigane
Ore 18.30
Inaugurazione della mostra di FABIO MAURI “MANIPOLAZIONE DI CULTURA E LIBEROPENSIERO”
Chiesa di San Rocco
via Italia ang. via Garibaldi – Carnago (VA)
orari: sabato e domenica 16.30 – 19.00 e su appuntamento
ingresso libero