ex teatro di Caldana
Trevisago (VA)
Via Carlo Malgarini, 5 (fraz. Caldana)

Elisabetta Pieroni
dal 3/12/2010 al 11/12/2010
4 dicembre 17-19, 5 dic 10.30-12.30, 16-19, 8 dic 10.30-12.30, 16-19, 11 dic 16-19, 12 dic 10.30-12.30, 15-19
0332 975018
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Rindi Art




 
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3/12/2010

Elisabetta Pieroni

ex teatro di Caldana, Trevisago (VA)

Un evento artistico per riportare l'attenzione sull'ex teatro di Caldana, edificio storico ormai in disuso. Pieroni, scultrice varesina, e' impegnata da alcuni anni in una ricerca in ambito ceramico.


comunicato stampa

a cura di Emanuela Rindi

Sarà inaugurata sabato 4 dicembre alle ore 17.00, presso il salone multifunzionale dell'ex teatro di Caldana, l'esposizione personale di Elisabetta Pieroni; un evento artistico promosso dal Comune di Cocquio Trevisago e dalla Società Operaia di Caldana per riportare l'attenzione della collettività su un edificio storico ormai in disuso che, per il suo notevole interesse culturale, meriterebbe importanti lavori di ristrutturazione e di restauro. L'ex teatro, in tempi lontani importante centro di aggregazione cittadina e oggi utilizzato per sporadiche iniziative ludiche e culturali, grazie ad alcuni interventi potrebbe infatti trasformarsi in una cornice ideale per concerti, mostre, rassegne teatrali e cinematografiche.

A sottolineare la potenziale vocazione espositiva dell'antico edificio, è stata invitata a presentare il proprio lavoro Elisabetta Pieroni, nota scultrice varesina impegnata da alcuni anni in una ricerca personalissima in ambito ceramico; un'artista che ha scelto di dare voce alla propria espressività creativa intraprendendo un percorso autonomo, necessariamente moderno, sempre e comunque nel solco e nel rispetto di una tradizione artigianale che, a distanza di secoli, continua a mantenere inalterato il proprio fascino.

La mostra, dal titolo “SENSAZIONI”, presenterà i lavori più recenti, sculture e altorilievi raffiguranti paesaggi idilliaci e dimensioni oniriche, figure antropomorfe e animali fantastici, alberi maestosi e città immaginarie che sembrano appartenere ad un fiabesco medioevo.
Rifiutando qualsiasi forma di idealismo o di metafisica a favore di un profondo esistenzialismo, l'artista focalizza la propria ricerca sul valore specifico dell'esistenza individuale umana e sul suo carattere precario, riscoprendo la forza persuasiva delle metafore e la suggestiva aura dei simboli.

I paesaggi antropizzati costituiti da ponti, torri, vicoli tortuosi, irte scalinate e case accoglienti vanno quindi interpretati come l'emblema dell'esperienza umana, colta nei momenti cruciali di passaggio, nello sforzo richiesto dal superamento delle difficoltà e nella cura degli affetti familiari. Significativa è, in questo senso, la raffigurazione dell'ulivo, albero spirituale per antonomasia, protagonista di molti dei lavori di Pieroni: caratterizzato da robuste radici, si erge in maniera sinuosa e contorta, quasi sofferente, ma animato da una ferma e fiduciosa volontà che lo spinge a perseguire la propria realizzazione.

L'apparente semplicità dei soggetti raffigurati è forse il segreto dell'immediatezza con cui l'artista riesce a trasmettere il proprio messaggio, ma a questa semplicità fa da contrappunto uno studio attento e meticoloso del materiale scelto come medium artistico; la ceramica, infatti, non lascia spazio all'improvvisazione ma richiede notevoli competenze manuali, tecniche, fisiche e chimiche; competenze che Elisabetta Pieroni ha acquisito in molti anni di esperienza, iniziando a lavorare giovanissima.
Nelle sue composizioni sembra definire lo spazio come a voler costruire una “geografia dell'anima”, invitando lo spettatore a calarsi nell'opera e a riconoscere all'interno della composizione archetipi universali e simboli appartenenti alla cultura cristiana, fusi in una visione serena e luminosa dell'esistenza.

Su un repertorio iconografico personale ormai consolidato, ultimamente Elisabetta Pieroni ha imbastito un'appassionata ricerca tecnica e polimaterica; le iridescenze date dai nuovi smalti impiegati dialogano con materiali estranei all'ambito ceramico come frammenti di specchio, inserti di rame e ottone, supporti in plexiglass trasparente e aeree spirali realizzate con il filo di ferro, che suggeriscono nuove forme espressive di cui, in futuro, sarà interessante seguire gli sviluppi.

Inaugurazione: sabato 4 dicembre, ore 17.00

Salone Multifunzionale del Teatro
Via Carlo Malgarini, 5 – Caldana di Cocquio Trevisago (VA)
ORARI: Sabato 4 dicembre dalle ore 17.00
Domenica 5 dicembre: 10.30 – 12.30 16.00 – 19.00
Mercoledì 8 dicembre : 10.30 – 12.30 16.00 – 19.00
Sabato 11 dicembre : 16.00 – 19.00
Domenica 12 dicembre: 10.30 – 12.30 15.00 – 19.00
INGRESSO LIBERO

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