EticOAtelier - Banca Etica
Brescia
via Musei, 31
030 2400988
WEB
(S)oggetti contundenti
dal 24/11/2010 al 14/12/2010
lun - ven 8.45-13.45 e 14.30-17 o su appuntamento

Segnalato da

Antonella Prota Giurleo



approfondimenti

Gina Abate
Lucia Abbasciano
Silvia Abbiezzi
Annabel Adler,
Antonella Affronti
Anna Aurenghi
Daniela Baldo
Roberta Barbieri
Maria Carla Baroni
Clara Bartolini
Donatella Baruzzi
Rosanna Battaiotto
Elisabetta Baudino
Giuliana Bellini
Rosetta Berardi
Luisa Bergamini
Donatella Berra
Natalia Berselli
Petra Bialas
Bicci
Laura Bizzozero
Maria Elena Borsato
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Daniela Brambilla
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Antonella Prota Giurleo
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Lorenza Amadasi
Maria Carla Baroni
Rosarita Berardi
Paola Casulli
Anna Maria Carroli
Corinna Conci
Gabriela Fantato
Gretel Fehr
Vittoria Latella
Cristina Laghi
Tania Lorandi
Francesca Maffioli
Nadia Magnabosco
Marilde Magni
Antonella Prota Giurleo
Maria Puliatti,
Giuseppina Geraldina Riccobono
Carla Roncato



 
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24/11/2010

(S)oggetti contundenti

EticOAtelier - Banca Etica, Brescia

La mostra-evento, completa di documentazione e pubblicazione, si pone lo scopo di far riflettere le donne su come sia indispensabile reagire alla violenza con l'arma della denuncia e della richiesta di aiuto. Ogni artista ha affrontato una sfaccettatura diversa della violenza.


comunicato stampa

A cura di Tania Lorandi

Condannare e schierarsi dalla parte di una cultura che non tollera la violenza sono i passi fondamentali per affrontarla.

Ancora oggi persistono pregiudizi che vedono la donna affettivamente dipendente e subordinata alla figura maschile. L'incontro/scontro tra culture diverse e la conseguente difficoltà di interazione complica ulteriormente le cose. Altri luoghi comuni impongono alla donna il compito di curare "relazioni" come se non avesse desideri o bisogni diversi. Inoltre, la sindrome deformante “della madonna da marciapiede” (la visione della donna che spazia da santa a prostituta senza vie di mezzo), porta a considerarla uno stereotipo. Senza parlare dei danni provocati dalla televisione e dalla pubblicità che la propongono come bambola o manichino!

Senza dubbio la donna occidentale è ancora prigioniera di questi condizionamenti a causa dei quali accetta relazioni non equilibrate che lasciano via libera a rapporti basati sul potere e sulla violenza. Inoltre, i media ci confondono le idee, non ponendo limiti chiari a quelle ambiguità che "tollerano" la violenza: nel loro spazio mediatico si creano le condizioni che fanno sopravvivere i maltrattamenti e mettono a tacere le naturali capacità di reazione e di opposizione, caratteristiche di sopravvivenza proprie anche del generare, sinonimo di femminilità. Troppo frequentemente la donna, indotta a considerarsi inadeguata e incapace di agire, rinuncia a denunciare i danni subiti e a rivendicare i suoi diritti.

Purtroppo, i fatti dimostrano che nessuna cultura, paese o ambiente sono immuni alla violenza. Nel corso del tempo, la ripartizione dei ruoli e l’uso della forza ha determinato lo sterminio di importanti società matriarcali. Ogni cultura ancora esistente ha dovuto fare i conti con ciò che la sua storia ha tramandato: ad esempio, ancora oggi il comportamento aggressivo, impulsivo e violento viene più facilmente perdonato al maschio, perché considerato innato.

Certamente uno dei più importanti fattori di prevenzione e di protezione contro la violenza sulle donne è rappresentato dalla sensibilizzazione socio-culturale. In questo senso, l’avvento della nuova psichiatria e lo sviluppo della moderna psicologia hanno contribuito non poco al tentativo di migliorare il rapporto con sé stessi e con il mondo circostante. Un’attenzione maggiore è attribuita alle relazioni nei rapporti umani. La necessità di imparare a comunicare attraverso la parola, lo sguardo e il corpo sono un grande passo verso la nascita di un essere umano piu "civile" che dimostri di aver accettato i suoi limiti, che dia una possibilità alla critica e dunque alla crescita. Ecco che, in quel risanarsi della persona attraverso una comunicazione piu autentica, la donna - ma soprattutto la donna creativa - ha un posto primordiale. Poichè la sua creatività è più legata alla natura stessa delle cose e allo scorrere della vita, l'arte diventerà il mezzo per eccellenza per rilevare le risorse specifiche del mondo femminile.

La mostra d’arte contemporanea (S)oggetti contundenti, completa di documentazione e di una pubblicazione, oltre a far riflettere su cosa sia un (S)oggetto contundente, incita a reagire alla violenza con l’arma della denuncia e della richiesta di aiuto. Inoltre, il dialogo, il confronto, lo scambio franco e sincero intrecciato fra tutte le partecipanti durante la costruzione della mostra e la stesura del libro ha dimostrato che l’unione e la solidarietà sono un mezzo per difendersi dai (S)oggetti contundenti.

L'intervento di ogni artista, che ha affrontato una sfaccettatura diversa della violenza, offre con l'immagine e la parola soluzioni e mezzi per debellarla. Queste percezioni e tentativi di elaborazione, che illustrano l’integrità e la complessità del genere femminile, sono rivisti con attenzione e sensibilità molto acute, passando in rassegna alcuni dei linguaggi più contemporanei delle arti. Pittrice, scultrice, fotografa, scrittrice, poetessa... la donna creativa è in prima linea su tutti i fronti e ci restituisce emozioni in modo intenso, a volte pervase di rabbia e mosse dal vissuto, altre volte ponendoci domande, mostandoci i meccanismi del suo pensiero con la volontà di rendere comprensibili i suoi percorsi creativi. La loro rielaborazione attraverso la creazione artistica viene allora ad opporsi a questi rimasugli di condizionamenti sociali già superati e diventa uno strumento per annientarli e per impedire l'insorgere di altri nuovi.

Opere di:
Pippa Bacca, Rosanna Borgo,Titti Botticchio, Clara Conci, Corinna Conci, Valentina Crivelli, Carla Crosio, Eleonora De Montis, Patrizia Diamante, Mavi Ferrando, Raffaella Formenti, Eliana Frontini, Micaela Giuseppone, Cecilia Guastaroba, Fabienne Guerens, Pina Inferrera, Marie Ligier, Rosaria Matarese, Ezia Mitolo, Maila Navarra, Melania Piumino, Alessandra Sawicki, Raffaella Simone.

Attrici: Domitilla Colombo, Camilla Mangili.

Testi di:
Donatella Airoldi, Lorenza Amadasi, Maria Carla Baroni, Rosarita Berardi, Paola Casulli, Anna Maria Carroli, Corinna Conci, Gabriela Fantato, Gretel Fehr, Vittoria Latella, Cristina Laghi, Tania Lorandi, Francesca Maffioli, Nadia Magnabosco, Marilde Magni, Antonella Prota Giurleo, Maria Puliatti, Giuseppina Geraldina Riccobono, Carla Roncato.

Accompagnata dalla mostra ALT- ilcorpoèmio a cura di Donatella Airoldi e Mavi Ferrando.

Catalogo: edizioni apARTe

Ufficio stampa: Gretel Fehr - gretel.f@libero.it

Inaugurazione 25 novembre 2010 ore 18:30

EticOAtelier - Banca Etica
via Musei 31, Brescia
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 8.45 alle 13.45. Pomeriggio dalle 14.30 alle 17.00 su appuntamento tel: 030 2400988.
Ingresso libero

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(S)oggetti contundenti
dal 24/11/2010 al 14/12/2010

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