Attraversare le contingenze allargando le prospettive

24/05/2015
stampa   ::  




Burri e il Teatro Continuo


Sabato 23 maggio, è un pomeriggio scuro a Milano e non si sa se la performance di danza prevista per la festa del rinato Teatro Continuo di Alberto Burri sarà cancellata dalla pioggia. D'altronde si intitola Combustioni...

Il teatro appare camminando tra i vialetti del Parco Sempione, è una struttura minimale, fa pensare alla traccia magica dentro alla quale i bambini si credono trasparenti. E' nato nel 1973 per essere una macchina scenica aperta a tutti, fu abbattuto nel 1989 e ora è stato ricostruito e ridonato alla comunità. Sembra una fragile cornice e invece ha una storia complessa e una struttura che può ospitare danzatori e strumenti in quantità...

In questa pagina abbiamo pubblicato alcune delle moltissime fotografie che Paola Di Bello ha realizzato per documentare le diverse fasi di lavorazione del teatro e qui ci sono alcune domande poste a Gabi Scardi, la curatrice del progetto.



Sabato ore 18, tutto è pronto per l'inaugurazione...





































Anna Stuart Tovini: Come è nata l'idea di recuperare il Teatro Continuo di Burri?

Gabi Scardi: L'idea è nata durante una delle numerose conversazioni che si tengono con il comitato arte di nctm e l'arte, il progetto di sostegno all'arte contemporanea dello Studio Legale NCTM.
Il progetto comprende una serie di attività diverse: dagli incontri alle borse di studio nctm e l'arte: artist in residence, al supporto dato ai progetti di alcuni artisti, affiancando in alcuni casi spazi no profit e musei (da Emma Ciceri co Careof di Milano, al Maxxi di Roma con Adelita Husni-Bey, a Adrian Paci con il Pac di Milano, a Ra di Martino con Museion).
Dunque, all'origine del desiderio di restituire quest'opera straordiaria alla città c'è una conversazione tenutasi circa quattro anni fa. Si parlava di quale possa essere il ruolo dell'arte in una città, e di quali siano, in questo senso, le responsabilità di ognuno. La convinzione di tutti noi era che l'arte sia importante e possa avere un impatto in termini di cittadinanza e di qualità di vita. E che sia importante pensare a una sorta di ridistribuzione, anche in termini di cultura.
In quell'occasione era emerso il ricordo del Teatro di Burri, un'opera che portava con sé uno straordinario senso di apertura e di socialità.
Uno dei soci ricordava di averne vista la documentazione fotografica in una mostra dedicata a Alberto Burri dalla Triennale nel 2008, e di essersi stupito nel riconoscerla.
Il desiderio di recuperare il Teatro Continuo è nato da queste memorie condivise; che si sono innestate sull'interesse che ho sempre avuto per i progetti pubblici. Anche se quasi sempre i progetti che ho seguito hanno avuto esiti immateriali. Ma questa è un'opera talmente vitale, così profondamente legata al carattere della città e integrata nel Parco, sia per quanto riguarda il concetto sia per quanto riguarda la forma, che è davvero magistrale; e, soprattutto, è sempre attuale perché si trasforma insieme alla città. A seconda delle persone e della azioni che accoglie...

A.S.T: Quest'anno è il centenario di Burri e si stanno svolgendo diverse iniziative in Italia, così, oltre alla sua opera piu' conosciuta, si può anche notare l'impegno civile di Burri. Per esempio nel caso del restauro degli affreschi del Signorelli vicino a Città di Castello, a cui contribuì addirittura economicamente. Ma lo stesso Teatro Continuo lo vede intervenire in una dimensione "pubblica"... Non credo che molti conoscano questo suo tipo di attitudine.

G.S. : Invece aveva questa attitudine e aveva anche una grandissima passione per la storia dell'arte, per quella in mezzo a cui da umbro era cresciuto, e questi due aspetti si saldano nel teatro ma anche nell'occasione che tu citi. In quel caso si trattò del Premio Feltrinelli (1973) che fu devoluto interamente da Burri il quale poi offrì anche un ulteriore sostegno... questo proprio per l'amore e la vicinanza che sentiva con la storia dell'arte italiana.
Anche il Teatro Continuo nasce da un'analisi molto approfondita del contesto storico, è stato innestato sull'asse che attraversa il Parco facendo propria l'idea portante, cioè quella di lasciare libero il centro.
Di fatto l'opera è una cornice pronta per accogliere chi diventerà figura scenica, oltrepassando il Parco e ponendosi nel contesto della città, questo asse infatti, arriva fino a piazza Duomo oltre il Castello e la Torre del Filarete.
Burri ha analizzato a fondo la struttura del Parco ed ha pensato a un progetto che fosse per tutti e per ognuno, cioè anche perchè il singolo potesse esprimere una dimensione di protagonismo individuale.

A.S.T: Ora speriamo che il Comune se ne faccia carico perchè adesso che il Teatro Continuo è stato ricostruito con l'apporto dei privati è stato anche ridonato alla comunità...

G.S.: Confidiamo che succeda, e che questa volta il Teatro Continuo abbia linga vita! L'atto di donazione vede come destinatari il Comune e la Triennale di Milano la quale è responsabile della manutenzione. Quindi in questo caso abbiamo preso in considerazione ogni aspetto della vita dell'opera, anche le cure e l'attenzione, e speriamo nel buon utilizzo da parte dei cittadini.


Alcune delle immagini realizzate da Paola Di Bello:



Il Teatro Continuo di Alberto Burri
(scheda a cura di Gabi Scardi)

Nel 1973, in occasione della XV Triennale, Alberto Burri progettò e realizzò nel Parco Sempione il Teatro Continuo.
L'opera si presentava come una struttura palcoscenico ridotta all'essenziale. Era composta da una piattaforma sollevata da terra e da sei quinte laterali rotanti dipinte di bianco su una faccia, di nero sull'altra.
Collocato sull'asse ideale che collega il centro di Milano con Corso Sempione, il Teatro Continuo costituiva un cannocchiale prospettico che inquadrava e metteva in risalto la Torre del Filarete del Castello Sforzesco da un lato e l'Arco della Pace dall'altro.
Divenendo cosìparte integrante del Parco Sempione, l'opera si offriva come macchina scenica sempre predisposta per l'uso, libera sede, nel cuore di Milano, sia per attività e spettacoli artistici, sia per un utilizzo indipendente da parte di ognuno.
Con quest'opera Burri esprimeva il proprio vivo interesse per il teatro allargando la nozione di scena allo spazio urbano; e manifestava una decisa consonanza rispetto alla temperie culturale del momento, caratterizzata da una domanda di socialità e di condivisione e dalla tendenza a spostare l'operatività artistica dallo spazio deputato al contesto pubblico.

Fino al 1989 il Teatro Continuo è rimasto in situ e ha fatto parte di un insieme di particolare valore artistico e urbanistico comprendente i Bagni Misteriosi di Giorgio De Chirico e Accumulazione Musicale e Seduta di Arman, entrambi risalenti alla XV Triennale e tuttora presenti presso il Parco Sempione.
Nel 1984 Milano dedicava ad Alberto Burri un'ampia retrospettiva presso quel Palazzo Citterio che avrebbe dovuto diventare sede espositiva nell'ambito del progetto della Grande Brera.
Nel 1989 l'opera, ormai degradata, veniva demolita.
Il fatto interrompe bruscamente il rapporto tra Burri e la città.
Nel 2008, a distanza di 25 anni, la Triennale di Milano dedica all'artista una grande mostra antologica intesa, tra l'altro, a ricucire questo rapporto. Documentando la vicenda del Teatro Continuo, la mostra ne rinnova la memoria e stimola l'idea di recuperarlo.
Oggi il Comune di Milano e la Fondazione La Triennale hanno accolto la proposta di reintegro dell'opera; proposta avanzata dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri e da NCTM Studio Legale Associato, già impegnato a sostegno dell'arte contemporanea con il progetto nctm e l'arte.
Il rinato Teatro Continuo sarà donato al Comune di Milano e a Triennale di Milano, che ne prende in carico la gestione e la manutenzione
Il recupero in corso avverrà sulla base dei disegni originali dell'artista, messi a disposizione dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri.
Il progetto è stato esaminato e autorizzato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Provincia di Milano.
La curatela scientifica del progetto è di Gabi Scardi.
Realizzazione, cantierizzazione e posa del Teatro Continuo sono affidati a Leggeri s.r.l., specializzata nell'esecuzione di opere di artisti.
L'opera verrà consegnata alla Città nell'ambito delle attività legate al Centenario del Maestro. Il Teatro sarà così restituito ai cittadini e tornerà a costituire, già durante EXPO 2015, una piattaforma di attività culturali partecipate.

Ulteriori informazioni sull'evento che si è svolto 23 maggio 2015