Attraversare le contingenze allargando le prospettive

20/07/2014
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Radicalmente estivo


Anche quest'anno stanno partendo i progetti dei candidati che sono stati selezionati da Movin'Up, il programma di sostegno alla mobilità degli artisti italiani nel mondo.
Gli autori scelti hanno partecipato al bando, rivolto a creativi tra i 18 e i 35 anni, proponendo i loro progetti multidisciplinari in connessione con istituzioni culturali all'estero.
Dal 28 luglio 2014 il gruppo Radical Intention sarà a St. Luis, poi in un parco tra le Ozark Mountains e poi a Corniolo in Toscana. Altro che vacanze! O forse no... Due di loro ci raccontano cosa si sono inventati.



Movin'Up è il bando rivolto ai giovani creativi che cercano un sostegno economico ai propri progetti da realizzare su invito di istituzioni culturali estere. Ad oggi sono oltre 600 i progetti sostenuti, per un totale di oltre 1.000 artisti


Brett Bloom (Temporary Services) con i partecipanti della prima edizione di Decompression Gathering Summer Camp a Corniolo Art Platform (2012)


Brett Bloom (Temporary Services) prima edizione di Decompression Gathering Summer Camp a Corniolo Art Platform (2012)


Decompression Gathering Summer Camp a Corniolo Art Platform (2012)


Sense of Belonging - a partition for collective actions (2013) presentata a Mediterranea 16 - Error Allows (Ancona)


Sense of Belonging - a partition for collective actions (2013)







Decompression Gathering Summer Camp 2013



Radical Intention è un gruppo di tre persone, Aria Spinelli, Maria Pecchioli e Valerio Del Baglivo. Attraverso progetti di ricerca Radical Intention indaga l'orizzonte di possibilità che si verificano durante le esperienze/azioni di gruppo, concentrandosi sulla affinità tra la pratica socio-politico e quella artistica. Ricerca di gruppo, attivismo, educazione alternativa, raduni e pratiche di accoglienza svolgono un ruolo continuo e vitale all'interno della metodologia e dei concetti di riferimento del gruppo.
Attivo dal 2009, Radical Intention ha organizzato progetti culturali come Milano Radicale, una serie di eventi che ha esplorato il concetto di radicalismo e la sua possibile contestualizzazione in arte contemporanea a Milano e non solo, Becoming Rather Than Being, un progetto che ha esplorato la politiche dell'auto-educazione e Decompression Gathering Summer Camp, un workshop-residenza annuale che offre una settimana di decompressione, vita in comune e gruppo di lavoro alla fine dell'estate.

Aria Spinelli: Sarrita Hunn ha partecipato alla nostra residenza Decompression Summer Gathering Camp, in Toscana, l'anno scorso. In qualità di Direttrice del Programma di Residenze del Luminary Center ed anche editor e co-fondatrice di Temporary Art Review, Sarrita quest’anno ci ha invitati in residenza a St. Louis presso The Luminary dal 26 luglio al 17 agosto. Durante questo periodo svolgeremo varie attività, di cui la prima sarà la partecipazione all'interno del Festival Marfa Dialogues: tre giorni dedicati al rapporto tra pratica artistica, cambiamenti climatici e forme di cittadinanza attiva.

Valerio Del Baglivo: Marfa Dialogues è un festival che si sviluppa a Marfa Texas, promosso da Marfa Ballroom e da Public Concern Foundation. Quando gli organizzatori hanno deciso di spostare il festival a St Luis, hanno lanciato una open call per curatori, artisti ecc. per delle proposte che rispondessero al tema del festival cioè "Climate Change and Artistic Practice".
Hanno partecipato anche alcuni soggetti un po' più istituzionali che lavorano da tanto tempo nella citta' di St. Luis, tra cui anche Luminary. Sarrita ci ha chiesto se volevamo fare una proposta insieme visto che , visto saremmo stati in residenza presso The Luminary nello stesso periodo. Quindi alla fine di luglio prenderanno il via due attività: la prima, quando arriveremo, sarà la partecipazione di Radical Intention a questo festival in concomitanza con la nostra residenza, poi ci sposteremo fuori dalla città in una zona un po' remota di campagna, Lesterville (in un parco sulle rive del Black river, a nord delle Ozark Mountains) dove faremo il workshop Float.
Si tratta di una cosa molto simile alla residenza che organizziamo in Toscana: il Decompression Gathering Summer Camp. Infatti anche qui si esplorerà il territorio, le fattorie, si camminerà ecc. ecc. e noi, come Visiting professors, organizzeremo una serie di attività per i partecipanti.
Tornando al Marfa Dialogues, dopo esserci consultati abbiamo pensato che volevamo fare qualcosa di temporaneo.
Già Radical Intention in passato ha fatto progetti simili (come Fried book - i libri fritti con Maria Pecchioli), ma in questo caso volevamo legarci al tema dell'acqua perché ci sembra una delle problematiche più rilevanti rispetto all'ambiente.
Così abbiamo pensato di prendere in prestito un modello che è stato pensato a San Francisco da un artista, Steve Lambert, che si chiama Co-op bar, il bar della cooperativa più o meno.
Si tratta di un bar, temporaneo con un bancone fatto di materiali di riciclo, i cui proventi servono a finanziare un premio per artisti: è una forma di microfunding.
Noi faremo la stessa cosa, ma invece di servire alcool serviremo acqua accettando una libera offerta. L'idea è proprio quella di chiederci quanto costa l'acqua? Che valore ha? Questo in America, dove un frullato o una Cocacola costa meno di una bottiglietta d'acqua, dove l'acqua è un bene piuttosto costoso e brandizzato.

Aria: Questo Co-op bar verrà costruito in collaborazione con un artista che si chiama BJ Vogt e che si occupa sia di tecnologia che di scultura, unendo le due cose lui crea delle costruzioni abbastanza folli fatte di materiali che trova e assembla.
In questo caso avremo una struttura mobile che sarà portata in giro per la città da una bicicletta per i primi due giorni e poi sarà installata all'interno di Fort Gondo, uno degli spazi indipendenti coinvolti nel festival Marfa Dialogues.
Quindi l'evento sarà diviso in due parti: la prima in cui verrà distribuita l'acqua e si avvierà un dialogo sull'acqua, visto che con noi verranno alcuni rappresentanti di ONG che si occupano proprio di questo argomento nella zona; la seconda che sarà una specie di premiazione (un evento performativo) all'interno di Fort Gondo l'ultimo giorno del festival, qui noi distribuiremo alle varie associazioni che partecipano a Marfa Dialogues i soldi guadagnati con il bar. Dividendoli equamente.

Valerio: Sarrita Hunn, insieme al Luminary Center, ha fondato una rivista che si chiama Temporary Art Review e si occupa di recensire la produzione culturale e i progetti che vengono sviluppati in luoghi che si trovano fuori dai grandi circuiti e dal mainstream.
Non solo quelli che sono realizzati fuori da città come New York, ma quelli che vengono fatti negli studi d'artista e negli spazi indipendenti.
Nella prima parte della nostra residenza noi siamo stati invitati a contribuire alla rivista e, siccome Radical Intention effettivamente non ha mai distribuito molti testi, ci è sembrata una buona opportunità.
L'ultima parte del progetto sarà invece Float che abbiamo ideato e condurremo. Questo workshop coinvolgerà artisti e curatori che hanno gestito degli spazi indipendenti.
La maggior parte di loro ha un backround artistico ma conduce anche molte attività curatoriali.

Aria Devo dire che le persone dello staff di Movin'Up sono state molto propositive e disponibili, perché noi stavamo discutendo della realizzazione di questi tre progetti a ottobre dell'anno scorso e io ho iniziato a parlarne con loro a febbraio, quindi poi la vera e propria strutturazione del progetto è venuta anche grazie ad imput partiti da loro, di Paola Picca e altri dell'ufficio del Circuito dei Giovani Artisti Italiani.
E nonostante l'incalzare dei vari problemi e delle nostre richieste loro ci hanno sempre risposto in tempi rapidi e con professionalità.

Valerio: Penso che gli aspetti che hanno apprezzato siano stati due: da una parte il fatto che il progetto comprenda più attività legate a più istituzioni, dall'altra che si tratta di un progetto co-finanziato a cui partecipano vari enti.

Aria Comunque anche la residenza a Corniolo di quest'anno è in parte frutto di uno scambio con Luminary Center... Decompression Gathering Summer Camp è un workshop di una settimana che si svolge nella località di Corniolo, "gestito" da artisti riconosciuti soprattutto nell'ambito del Social Art Practice. Il primo anno abbiamo avuto Brett Bloom di Temporary Services, nel 2013 c'è stato Karl Seiringer del collettivo WochenKlausur e quest'anno ci sarà Ami Franceschini di Future Farmers.
Ognuno di loro ha in comune una serie di interessi e progetti artistici che sono rivolti alla comunità e alle pratiche sociali. Decompression cerca soprattutto di indagare come le persone reagiscano e si ralazionino all'interno di piccoli gruppi, formati da gente che non si conosceva in precedenza, posti in situazioni di isolamento. Negli anni scorsi tutto ha funzionato e si sono sviluppate delle relazioni personali che vanno anche al di là degli interessi professionali.

Valerio: Per finire, visto che potremmo parlarne per ore, vorrei dire che fondamentalmente ci interessa cosa significhi il gruppo nell'arte e come lavorare in gruppo influenzi il fare arte; infatti ognuno dei "visiting artist" di Decompression fa parte di collettivi o ha un'esperienza di anni nel lavoro di gruppo. E nonostante noi non siamo un'istituzione e ci troviamo in una villa in mezzo alla campagna, solitamente (e quest'anno anche di più) almeno la metà dei partecipanti viene dall'Europa e dall'America.
Quest'anno, nell'ambito dello scambio di residenze che ha attivitato il Luminary Center, a fine agosto da noi verranno anche due direttori del centro di St Luis. La settimana avrà il titolo "Può il gruppo avere una persona di riferimento (un leader)?" cioè colui che deve prendere la parola per tutti, dare voce al gruppo (una spoke person)? Questo naturalmente fa scaturire altre domande, ad esempio se le persone hanno bisogno di un leader oppure no...
Le attività si svilupperanno in tre direzioni: da una parte si farà un lavoro sui sogni e su come il vivere insieme possa influenzare anche la sfera inconscia, poi si farà ogni giorno la lettura di un testo in cui ci sono 14 personaggi -in modo che ognuno "vesta i panni" di un'altra persona-, infine faremo una serie di esercizi ginnici per stabilire un po' di prossimità fisica; si tratta di movimenti che in maggioranza vengono dal teatro e che serviranno per avvicinare anche i corpi.

Movin'Up è un bando è rivolto a creativi tra i 18 e i 35 anni che sono stati invitati all'estero da istituzioni culturali e cercano un sostegno economico ai loro progetti multidisciplinari.
Creato nel 1999 dal GAI - Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani -, dal 2003 il progetto è attuato con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee, Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo. Maggiori informazioni su Movin'Up 2014

Nella prima sessione 2014 sono stati selezionati 26 progetti su 110 presentati, per un totale di 37 artisti premiati su 183 candidati. Ecco i risultati