Channa Horwitz, Sonakinatography I, Mouvement #II, Sheet C, 1969. Plaka e matita su carta millimetrata, all'interno della mostra "Il Palazzo Enciclopedico" all'Arsenale
Dalla metà degli anni sessanta, Channa Horwitz ha realizzato rigorose composizioni visive, simili a grafici, i cui schemi complessi e ripetitivi utilizzano una progressione numerica da uno a otto con la quale annotare graficamente Tempo, Ritmo e Movimento.
Queste regole e sistemi come ha spesso osservato l'artista - conducono a una paradossale sensazione di libertà:"Limitare le proprie scelte", ha affermato, " ti dà potere".
(dalla didascalia del lavoro in mostra)
Pierfabrizio
< Faccio una foto e scappo
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