Attraversare le contingenze allargando le prospettive

14/04/2012
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Per un'idea di museo

Due fatti recenti che mi hanno visto coinvolto, la discussione in merito al bando per la nomina di un curatore al Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce di Genova e l'annuncio di una serie di tagli al personale scientifico del Museo MAGA di Gallarate, muovono questo breve intervento, nella speranza di aprire, in merito, un dibattito.



Giancarlo Norese, starting with S, 2006


Di Alessandro Castiglioni

Innanzitutto, per fugare ogni dubbio, ci tengo a sottolineare come ogni istituzione culturale, pubblica in particolare, debba sostenere e debba essere il luogo di esercizio del pensiero critico sul presente. Un museo, nello specifico, deve proteggere e coltivare il rischio, il fascino e la fallibilità di questo pensiero.
Ecco perché un museo d'arte contemporanea deve essere ricco anzi infestato da critici e curatori, oltre che da artisti, per sviluppare quante più ramificazioni possibili del nostro sguardo e della nostra visione sul presente, che passa e si potenzia attraverso l'arte. E' d'altra parte vero che le funzioni a cui un museo deve dar conto non si chiudono qui. Un museo, rispondendo costantemente alle istanze caratteristiche del territorio da cui ha origine, documenta una storia, un'identità che non andrebbe alienata.
Il museo attraverso il proprio patrimonio, sempre accessibile, dovrebbe essere riconosciuto come luogo di condivisione, di costruzione e ripensamento dell'identità, confronto delle esperienze e dei saperi. Dovrebbe possedere la capacità di accogliere esigenze, problematiche e interrogativi, sociali e culturali, divenire strumento di rielaborazione del presente in forme simboliche.

Queste semplici considerazioni sono necessarie per poter argomentare la posizione di cui qui rendo conto, che è emersa durante la tavola rotonda tenutasi Sabato 24 Marzo presso il Museo Villa Croce di Genova. Come già più volte scritto, la recente pubblicazione del bando per la nomina di un curatore che gestisca l'attività del museo, ha riacceso l'interesse verso questa istituzione.
Le mie considerazioni in merito sono, lo dichiaro in modo franco, semplici. E' chiaro che di fronte al nulla, alla scomparsa, alla cancellazione, qualsiasi azione volta alla valorizzazione dell'ente è positiva. E con le mie parole non voglio assolutamente mortificare lo spirito di iniziativa di un manipolo di privati cittadini che hanno letteralmente salvato il museo da una drammatica e quasi certa chiusura, trovando i fondi e la capacità di sostenere presso le istituzioni tale bando. Questo però non deve renderci ciechi. E annullare il punto di vista costantemente vigile e critico sul presente che è proprio della funzione analitica della cultura.
E' per questo che sostengo che il compito di questo curatore sarà assai arduo, senza un direttore, senza la presenza di una struttura (e non di una sola persona) di personale scientifico a propria disposizione. Le mostre da sole, infatti e per fortuna, non salvano il museo. Un museo addirittura può esistere anche senza mostre. Addirittura vi sono casi (basti vedere le differenze di budget tra Palazzo Ducale e Villa Croce nella nostra Genova) in cui le mostre, invece che valorizzare l'identità di un museo, la affossano.

Di fatto grandi eventi di richiamo mediatico risucchiano tutte le risorse finanziare, per fornire ai potenziali visitatori un prodotto uguale a come essi se lo aspettano, uno strumento dunque politico, di affermazione e di autorappresentazione, tra l'altro costosissimo, che poco ha a che vedere con un'idea dignitosa di arte e che si allontana dalla concezione di una mostra come occasione di studio, approfondimento o anche semplice svago e ricognizione di un pensiero o un movimento.
Un museo senza persone però non esiste, non può nemmeno essere aperto, e non può assolvere alla propria funzione di catalizzatore sociale, poiché prima che essere un luogo d'incontro, il museo è una forma di incontro, tra persone e pensieri, nel nostro caso attraverso l'arte. E' per questo che in un'ottica di austerity la prima cosa da preservare all'interno di una struttura museale dovrebbe essere la ricchezza culturale del personale che lì opera.
So bene però che questo limita la capacità di controllo politico di un'istituzione culturale e dunque torniamo al punto precedente: un museo con un personale stabile è una risorsa più libera e indipendente, che difficilmente sottostà alle necessita di rappresentazione del potere, di qualsiasi tipo esso sia.
Ecco perché (e non illudiamoci, da più fronti), oggi in Italia un dibattito strutturato su cosa sia il museo, oltre la sua programmazione espositiva, non c'è.
L'assenza di questa dimensione impoverisce il museo e la complessità della sua funzione sociale che, in questo modo, pare sempre più appiattirsi sul soffice fondale dell'industria d'intrattenimento.
Qualcuno può dire che queste considerazioni siano semplici pensieri o pure utopie e che la concretezza sia altrove: nelle risorse economiche, nella programmazione, nelle mostre, nei progetti. Ed è vero. Ma cosa, se non questi nostri progetti, dovrebbero essere fatti di pensieri e, spero, ancora di utopie?

Alessandro Castiglioni


L'incontro presso il Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce di Genova si è svolto sabato 24 marzo nell'ambito della rassegna cartabianca_milano

Maggiori informazioni sulle attività del MAGA Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Gallarate (VA)


Alessandro Castiglioni è storico dell'arte e curatore, dal 2004 lavora presso il Museo MAGA, Gallarate dove coordina il Biennio Specialistico in Didattica per il Museo, con l'Accademia Aldo Galli di Como ed insegna Didattica dei linguaggi artistici. E’ cultore della materia in Fenomenologia e critica d'arte presso l'Università Cattolica di Milano. Dal 2008, con Ermanno Cristini, ha curato il progetto Roaming. Curatore del 47 Premio Suzzara e della XXIV edizione del Premio Gallarate. Dal 2009 è curatore del network dedicato all'arte contemporanea nei piccoli Stati d'Europa, Little Constellation. Tra le sue pubblicazioni: Two drops of paper before the sky, Mousse Publishing, 2012; Casamatta 47 ° Premio Suzzara, NLF, 2011; Nella deriva di tutte le incertezze, Sputnik Edition, 2011; La collezione del museo MAGA, Electa, 2010; Little Constellation, Mousse Publishing, 2010.