Attraversare le contingenze allargando le prospettive

12/12/2011
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Art Around #2








Rachele Maistrello, Eden



Simona Di Meo. I ragazzi del Borgo Pirelli



Daniele Ansidei, 100 Luoghi di cultura. Oneiros Teatro Associazione Culturale, Quando si provava a scuola



Fabrizio Bellomo. Torre Breda, Sesto San Giovanni



Alessandro Sambini



Giulia Ticozzi. Paola Sonnante realizzerà un libro per il progetto 'Il mio libro sei tu'



Nicola Nunziata. Dalla serie 'Viaggio in Italia', 2011-2012



Matteo Girola, Ti sono vicino.



Lavorare nello spazio pubblico, sviluppare progetti attorno a istituzioni culturali, verificare le possibilità della fotografia anche andando oltre i suoi limiti tecnici. Queste le tematiche che hanno contraddistinto la giornata di incontri tra curatori e gli artisti del progetto ART AROUND

Iniziato nel marzo di quest'anno il progetto ha invitato otto artisti a realizzare opere d'arte pubblica in otto luoghi dedicati alla cultura nell'hinterland milanese, nella zona nord est della città.

Teatri, musei, biblioteche e scuole di formazione, fanno da sfondo e da primo contenitore per Daniele Ansidei, Fabrizio Bellomo, Simona Di Meo, Matteo Girola, Rachele Maistrello, Nicola Nunziata, Alessandro Sambini e Giulia Ticozzi. L'elemento di raccordo delle loro pratiche, la fotografia.

Matteo Balduzzi curatore presso il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo e direttore artistico del progetto, sfida la definizione stessa della fotografia attraverso un invito a rapportarsi con lo spazio pubblico. Tra chi ha creato una serie di relazioni nel luogo a lui assegnato, chi invece rimane distante, attivando uno studio all'interno delle proprie pratiche, gli artisti qui si sono messi in gioco, lavorando sul limite tra autorialità e rapporti con l'istituzione.

Lo svolgimento della giornata di studio visit collettivo per la verifica dei progetti, che si è svolta il 24 novembre presso careof DOCVA, ha voluto concentrarsi proprio su uno scambio e un aiuto a focalizzare quali fossero gli aspetti più importanti.
Invitati dall'organizzazione, Denis Isaia, Sergio Giusti, Chiara Buzzi, Chiara Agnello, Anna Stuart Tovini, Vincenzo Chiarandà e Aria Spinelli. Nelle quattro ore a disposizione, gli artisti si sono passati il testimone, presentando lo stato della ricerca e il progetto di formalizzazione.

Giulia Ticozzi e Simona Di Meo hanno attivato rispettivamente dei processi e delle relazioni sul territorio, sia a Paderno Dugnano che nel quartiere Bicocca. Grazie alla collaborazione dei giornali locali, le artiste hanno pubblicizzato il loro evento e invitato gli abitanti alla partecipazione al progetto.

Giulia Ticozzi ha aperto un ufficio all'interno della Biblioteca Tilane, dove ogni settimana accoglie gli abitanti del territorio per discutere proposte per la creazioni di Libri tematici. Il format scelto dall'artista milanese è quello del libro d'arte, che andrà ad arricchire la grande collezione della biblioteca.

Simona Di Meo lavora sul quartiere Bicocca attraverso la raccolta di materiale fotografico proveniente dagli album di famiglia. Le stesse immagini sono reinterpretate dall'artista grazie ad un re-enactment dell'oggi, nelle case di coloro che hanno partecipato, in modo da creare un filo narrativo tra documenti e fotografia. Il lavoro esce così dallo spazio espositivo Hangar Bicocca, per abbracciare le vicende personali che hanno contraddistinto il percorso storico del quartiere.

Entrambi i progetti prevedono un processo di sensibilizzazione e di avvicinamento. Le artiste diventano medium, psicologhe, collezioniste. Si calano in un ruolo di “coordinatore” più che di autrici.

Le suggestioni intorno al paesaggio che si richiamano a Luigi Ghirri contraddistinguono il lavoro di Nicola Nunziata, il cui progetto si muove tra Villa Forno e Villa Ghirlanda, sede del Museo, dove, dopo vicissitudini durate quasi trent’anni le stampe originali di "Viaggio in Italia" sono conservate in attesa di restauro.
Nunziata si confronta con un suo passato, fortemente intrecciato con la storia della fotografia Italiana. Il paesaggio diventa un concetto, una ricerca, un accumulo di segni e codici che vanno a descrivere una complessità naturalistica e sociale.
La ricerca di "Viaggio in Italia" aprì una nuova era della fotografia ma chiuse un'epoca storica, dopo la quale fu la trasformazione visiva dovuta all'urbanizzazione a cogliere l'attenzione dei grandi maestri. Come prima e ultima testimonianza, dunque, di un Paese cambiato, Nicola Nunziata opera tra osservazione, raccolta e ritrasmissione.

Rachele Maistrello riprende il discorso iniziato da Nunziata ma attivando, come Simona di Meo e Giulia Ticozzi, una serie di relazioni. L'impatto con uno spazio ampio e aperto come quello del Parco Nord Milano, ha portato l'artista a doversi confrontare con una serie di realtà differenti tra loro. L'aspetto sociale durante la sua frequentazione del parco ha attratto maggiormente Maistrello, portandola a realizzare un'indagine sulle comunità le loro modalità di fruizione.

Il paesaggio sociale, alla base del lavoro sia di Nunziata che di Maiestrello, nel lavoro di Matteo Girola diventa un paesaggio virtuale.
Girola opera all'interno degli spazi del Teatro Arcimboldi, nato come sede provvisoria durante il restauro del Teatro alla Scala, appare ancora una struttura “parcheggiata” nel quartiere Bicocca. Come luogo simbolo della cultura, il teatro diventa così un pretesto per la costruzione di uno scenario virtuale, in cui pubblico e soggetto si sovrappongono. In un gioco di rimandi visivi, l'artista sfida la percezione del sé come fruitore, invitando gli spettatori a riflettere sulla loro interazione con un luogo di cultura.
Girola cala il suo pubblico in un corto circuito di pensiero sul limite tra spazi privati e pubblici.
Non attiva dei processi relazionali, come la Di Meo o la Ticozzi, ma piuttosto mette in campo un dispositivo di ricerca sul rapporto relazionale con l’immagine. Avvicinandosi allo spazio non come co-autore, come autore, il lavoro di Girola ricorda maggiormente l’intervento di Fabrizio Bellomo.

La complessità del Parco Archeologico Industriale che sorge sull'ex fabbrica Breda a Sesto San Giovanni, luogo simbolo della “Stalingrado milanese” e sede storica delle lotte operaie, ora diventa luogo di ricreazione, dedicato alla cultura, al cinema, all’arte e al cibo.
Il rapporto di Fabrizio Bellomo con questo scenario è di interiorizzazione. La sua installazione intratterrà una relazione immediata, visiva, con gli edifici del Parco estendendosi alla città intera e recuperando in maniera critica la memoria industriale dell’area.

La percezione degli eventi mediatici è alla base del lavoro di Alessandro Sambini. La costruzione dell’immagine trasmessa attraverso medium come la televisione o internet racchiude in sé un sistema di rapporti di potere che prescindono dalla sua fruizione. La distanza sia fisica che culturale dagli eventi politici mondiali è in contraddizione con la nostra capacità di ricevere informazioni degli accadimenti in tempo reale. La nostra sensazione di partecipazione è dilatata nel tempo e diluita nello spazio etereo del web. Sono questi i presupposti del lavoro di Sambini. Il suo campo d’azione è il Centro Sperimentale di Cinematografia, Sede Lombardia, che si trova nell’ex Manifattura Tabacchi, qui altri mondi e visioni si creano. Così l’artista prende ispirazione da questo luogo. Il suo lavoro non è solo un gioco tra realtà e finzione ma anche una critica sociale ai medium.

L’assenza fisica si ripete nel lavoro di Daniele Ansidei. Il Nuovo Centro Culturale Pertini a Cinisello Balsamo, dove agirà, è tuttora in costruzione e la sua identità è per ora definita dalle aspettative nella comunità locale. Queste diventano tracce che l’artista usa per ricostruire un realtà a metà tra presente e futuro.

Luogo, contesto, pratica e formalizzazione sono gli elementi chiave delle tematiche sollevate durante l'incontro. Un'occasione di dialogo e riscontro importante che gli artisti e Matteo Balduzzi hanno voluto per sviluppare insieme un discorso critico sul significato delle azioni e delle produzioni in corso.

Aria Spinelli
Per il progetto ART AROUND, Aria Spinelli, in collaborazione con UnDo.Net, sta curando un progetto trasversale che ha l’obiettivo di favorire le relazioni tra gli artisti ed i loro luoghi d’intervento e di creare approfondimenti dedicati al loro percorso. Aria Spinelli è curatrice e vive e lavora a Milano. E’ cofondatrice di Radical Intention e parte del gruppo artistico Fuori Dal Vaso. Ha curato mostre di giovani artisti italiani e internazionali, in Italia e all’estero. Come curatrice collabora con realtà come Isola Art Center e CHAN.





Dal 17 al 27 novembre si è svolto il secondo periodo di residenza di ART AROUND.
Gli otto artisti hanno vissuto giornate intense sia a livello individuale che collettivo, per proseguire il lavoro sui singoli progetti e per discutere e confrontarsi in numerosi appuntamenti aperti al pubblico e incontri a porte chiuse.


Venerdì 18 novembre, al Museo di Fotografia Contemporanea, si è svolto un incontro a porte chiuse con lo staff del museo, la docente Marie Le Mounier, e l’artista svizzero Beat Streuli, che realizzerà nell’aprile 2012 un’installazione nel centro di Cinisello Balsamo. Gli artisti hanno presentato i loro progetti evidenziandone caratteristiche, punti di forza e problematiche tecniche, formali o di allestimento.

Sabato 19 novembre si è svolto a Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo il convegno "Arte e Pubblico", una giornata di studio e dibattito sul significato delle più recenti operazioni d’arte pubblica che ha visto la partecipazione di esperti del settore e professionisti provenienti da tutta Italia.

Gli artisti sono ospiti delle residenze FdV Residency Program, presso la Fabbrica del Vapore a Milano. In questa sede domenica 20 novembre Beat Streuli e Marie Le Mounier sono stati ospiti di un incontro informale sui temi più generali legati alla fotografia e allo spazio pubblico.

Giovedì 24 novembre, nello spazio di careof a Milano, si è svolto uno studio visita porte chiuse, in cui gli otto progetti di Art Around sono stati presentati a curatori, critici e artisti. I temi principali emersi nella discussione e alcuni elementi che caratterizzano i progetti sono stati riassunti da Aria Spinelli e pubblicati sul network UnDo.net.

Venerdì 25 novembre, infine, gli artisti hanno partecipato un workshop nello showroom di Epson, per approfondire le questioni tecnologiche riguardanti la stampa fine-art e su grandi formati.

Le installazioni di ART AROUND saranno inaugurate nell'aprile 2012.
Il progetto è completato da un'installazione di Beat Streuli nel centro di Cinisello Balsamo, una mostra personale dell'artista svizzero all'interno del Museo e da una mostra di documentazione che presenta le installazioni negli otto luoghi della cultura e racconta l'intero percorso di ART AROUND.

Per informazioni e aggiornamenti:
artaround.mufoco.org/arte-e-pubblico/


Il progetto ART AROUND Immagini per lo spazio pubblico è realizzato grazie al sostegno di Fondazione Cariplo e al contributo di Fondazione Pirelli, Regione Lombardia, Provincia di Milano e Camera di Commercio di Milano, con la partnership tecnologica di Epson, Sony e Pubblistil.


Puoi vedere anche:

Art Around #1 (24 giugno 2011)

Art Around_immagini per lo spazio pubblico (19 maggio 2011)


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