C’E’ ECO ED ECO

Una presa di posizione del Comitato “I Mille”.

“L’eco non si sentirà certo per le strade del quartiere e negli spazi pubblici, il rumore delle auto non lo permetterà, si sentirà, mi immagino, all’interno dei casermoni di lusso rimasti invenduti”

Alcune considerazioni su quanto letto il 17.02.09 sul Corriere della Sera, “Porta Nuova, l’eco quartiere” e nel mensile Casamica di Febbraio 2009, allegato al Corriere dedicato a Milano domani, riguardo l’approccio eco sostenibile dei progetti.

1) L’ edificio fantasma.
Nonostante ad oggi siano gia’ stati realizzati tutti i piani interrati e tre piani fuori terra, nell’immagine di presentazione dei progetti di Porta Nuova (pag.28,29), ancora una volta non appare l’edificio di 14 piani della IM.CO di Ligresti, attualmente sotto sequestro preventivo per gravi irregolarità (art.321 c.p.p.).
L’area di cantiere è rappresentata con un colore marroncino, quasi ad indicare un terreno incolto, e la mancata rappresentazione delle volumetrie può facilmente trarre in inganno, facendo immaginare una propaggine del verde di quartiere, in realtà inesistente.
Stessa sorte nei plastici e nelle presentazioni pubbliche dei progetti, questo edificio non è mai rappresentato.

2) Vorremmo porre l’attenzione su due questioni, senz’altro secondarie ma significative.
Sui pannelli perimetrali dei cantieri all’ Isola, i costruttori hanno fatto apporre dei cartelli propagandistici che sinceramente offendono il buon senso: ci vogliono far credere che a fronte di oltre 1 milione di metri cubi di cemento, previsti da tre programmi di intervento ed uno di recupero distinti sull’area Garibaldi-Repubblica-Isola-Varesine, recentemente denominata Porta Nuova, sia un successo la previsione di realizzare ben 2 Km di piste ciclabili, che ad andatura media si percorrono in meno di 5 minuti!
La sproporzione ci pare evidente.

Ancor più grave la realizzazione di una strada che attraverserà il quartiere e la quantità spropositata di parcheggi previsti, oltre 4.500 in Porta Nuova, di cui circa un migliaio solo nel quartiere Isola, zona sicuramente ben servita dai mezzi pubblici.

Questo è il metro di approccio eco sostenibile dei costruttori, il primato dell’uso dell’auto privata, il resto in secondo piano, compresa la qualità della vita per bambini ed anziani, tanto sicuramente non è a loro che si rivolgeranno per vendere immobili di lusso.
Insomma, tutta questa eco sostenibilità così sbandierata ci sembra un enorme specchietto per le allodole, utilizzata come strumento per alleggerire cio’ che in realta’ e’:
un incombente e preoccupante intervento edificatorio, sostenuto da un’amministrazione comunale incapace di vedere i bisogni reali dei cittadini, di investire in progetti di utilità pubblica, interessata solo all’eccellenza ed eccezionalita’ non certo al bene comune.

Non chiediamo la luna, solo il ripristino del verde di prossimità tolto al quartiere Isola, ai bambini e agli anziani e spazi aggregativi per i cittadini, oltre naturalmente il rispetto delle regole per i cantieri e degli standard (verde e servizi) a fronte delle volumetrie costruite.

Comitato I Mille – Quartiere Isola / comitatoimille@libero.it
Milano, 19 febbraio 2009

Corriere della Sera 17gen09 Porta Nuova - l'Eco-quartiere - Convegno Legambiente presso Fondazione Catella
 
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