Roberto Pinto

Storico dell'arte e curatore indipendente. Ë' ricercatore presso l'Universita' di Trento.
Tra le mostre ricordiamo Spazi Atti (Pac, Milano 2004), Dimensione Follia (Trento Galleria Civica, 2004) V Biennale di Gwangju (2004) e III Biennale di Tirana (2005).
E' inoltre curatore del Corso Superiore per le arti Visive della Fondazione Ratti di Como.

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ISOLA ART PROJECT 4
Domenica 10 novembre 2002
Stecca degli artigiani di Via Confalonieri ore 10, 00 – 18,00
Incontro-dibattito ore 18,00

Comunicato stampa
Dopo i tre appuntamenti precedenti che, a partire dal giugno 2001, hanno visto la partecipazione congiunta di artisti, critici, associazioni e gruppi provenienti dalla società locale, Isola Art Project propone un nuovo evento per l’intera giornata di domenica 10 novembre.

Nata come sezione arti visive del laboratorio di quartiere “Cantieri Isola” e quindi come uno dei diversi ambiti dell’intero progetto, Isola Art Project fa della relazione tra pratiche artistiche, attivismo popolare e contesto locale uno dei momenti forti della progettazione sociale e collettiva. Rispetto all’iniziativa che si definisce come orientamento alternativo al progetto Garibaldi – Repubblica, Isola Art Project ha assunto fin dall’inizio una molteplicità di tattiche disseminate nello spazio e stratificate nel tempo, dunque già tali da consentire una lettura delle proprie tracce: dalle aree di sosta Untitled/Untilted di Bert Theis nei giardini di Via Confalonieri agli interventi precari nel quartiere del gruppo A 12, a Wild islands, l’orto comunitario progettato da Stefano Boccalini oltre alla serie di pubblici dibatti, incontri e proiezioni sul tema della Public Art con lavori di Marjetica Potrc, Thomas Hirschhorn, Stalker, etc

Facendo delle pratiche artistiche contemporanee lo strumento privilegiato della lettura dell’instabilità dei luoghi e della gestione della trasformazione urbana, nel momento in cui queste si propongono come progetti aperti alla partecipazione collettiva, alla creatività ordinaria e alla protesta sociale, Isola Art Project prosegue la propria strategia operativa convocando una serie di nuove figure e dando vita a nuove funzioni per l’evento del 10 novembre prossimo.

Innanzitutto l’apertura di “OUT” (Office for Urban Transformation) da parte di Bert Theis ricavato in uno spazio all’interno della Stecca degli artigiani e che diventerà luogo di riunioni, pubblici incontri e strumento per sviluppare Isola Art Project. Per l’occasione l’ufficio si presenterà invaso da piante ed essenze varie attraverso le quali sarà possibile ascoltare il brusio di fondo di una città trasformata. Den Haag Albino (2002) è infatti il collage sonoro realizzato da Bert Theis per la città de L’Aja e che sarà presentato in questa stessa sede.
Sempre alla Stecca saranno presentate le ipotesi progettuali di Andrea Sala, che rilegge l’architettura moderna attraverso proposte sospese tra pubblico e domestico, assieme alle proiezioni di vari autori sul rapporto città natura, a cura di Mario Gorni.
Nel quartiere sarà predisposto un nuovo intervento del gruppo A 12, mentre presso i giardini continua l’operazione Wild islands di Stefano Boccalini tesa alla definizione di un orto botanico comunitario.

Infine sarà presentata attraverso la proiezione della slide-show “Infotainment. Parchi e politica”, l’esperienza di Park Fiction. Presente all’ultima documenta di Kassel, Park Fiction è il nome del progetto portato avanti da un gruppo di artisti e musicisti che a partire dal 1994 cercano di opporsi alla costruzione di un grosso complesso di abitazioni in un quartiere povero di Amburgo proponendo la pianificazione collettiva di un parco. A partire da questa fondamentale esperienza e dal rapporto con Isola Art Project muoverà il dibattito delle ore 18.00 e che vede coinvolti, oltre agli artisti partecipanti all’evento, Giacinto di Pietrantonio, Francesca Pasini, Roberto Pinto, Marco Scotini, Angela Vettese.

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