Palais de Tokyo

Isola Art Center

via Confalonieri 10 (II piano), Milano
info: 349.8051697 - 3396057111
www.isolartcenter.org
info@isolartcenter.org

Martedi 10 ottobre, 18.30
Isola Art Center e Forum Isola invitano alla presentazione del libro

Palais de Tokyo, sito di creazione contemporanea
di Paola Nicolin

segue l’incontro-dibattito
The discourse of others: Parigi, Francoforte, Città del Messico…Milano

Relatori: Paola Nicolin, Bert Theis, Katia Anguelova, Alessandra Poggianti, Marco Scotini Interventi di: Stefano Boeri (architetto) Pippo Ciorra (architetto), Francesco Garutti (curatore/architetto) Cloe Piccoli (critica d’arte), Gianni Romano (curatore/editore), Gabi Scardi (critica d’arte, curatrice), Francesca di Nardo, (critica d’arte, curatrice)

L’esempio del Palais di Tokyo, inaugurato nel 2002 nell’ala sinistra di un edificio del 1937, si inserisce in uno sperimentale contesto per l’arte contemporanea di Parigi. L’analisi di questo contesto e la lettura di alcune opere d’arte prodotte ed esposte nel primo triennio di attività del nuovo “sito di creazione contemporanea”, sono il soggetto del libro di Paola Nicolin, che tuttavia non vuole essere una sistematica storia del Palais, ma uno strumento di lettura di una scelta parziale di eventi accaduti all’interno del cantiere parigino. Attraverso l’analisi del progetto curatoriale e la lettura del lungo cantiere architettonico, si traccia un racconto del centro come caso piuttosto esemplare di commistione tra “arte e vita”.
A partire da queste considerazioni si apre il dibattito: “The discourse of others” introdotto da Bert Theis con alcune considerazioni di attualità sulla costruzione di Isola Art & Community Center a Milano e le lezioni da tirare della storia del Porttikus a Francoforte. Segue poi un’analisi di alcuni centri per l’arte internazionali introdotti da Katia Anguelova (Le plateau, Parigi), Alessandra Poggianti (El Faro d’Oriente, Città del Messcio) e Marco Scotini (Beaubourg, Parigi).
Tutte storie che condividono l’aver affrontato e risolto in modi diversi una stessa problematica, quella dell’Art and Community in modo diverso. A questo punto la discussione è aperta e sarà animata dagli interventi degli architetti Stefano Boeri e Pippo Ciorra, dall’architetto curatore Francesco Garutti, dalle critiche Cloe Piccoli, Gabi Scardi, Francesca di Nardo, dall’editore e curatore Gianni Romano …e ovviamente dal pubblico presente.

Durante e dopo l’incontro, alla nuova caffetteria “Ginoteca” di ’Isola Art Center sarà in vendita Isola Art Beer, birra biologica prodotta per finanziare la lotta e i progetti del quartiere Isola.

In zona Isola inaugura lo stesso giorno anche
“Fragmented Show”, Mostra di Fine Corso del Visiting Professor Marjetica Potrc alla Fondazione Ratti
Viafarini, via Farini 35 / Careof, via Luigi IX, 7 / neon>fdv / Fabbrica del Vapore, via Procaccini, 4.

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Palais de Tokyo
Sito di creazione contemporanea
di Paola Nicolin
2006 Postmediabooks

Che cos’è il Palais de Tokyo? Un museo senza collezione? Uno spazio senza forma? Un tentativo di fare delle pratiche artistiche un’esperienza quotidiana? Il Palais de Tokyo di Parigi è un contesto sperimentale, uno dei più riusciti esperimenti museali di arte contemporanea. La sua storia risale alla fine degli anni Trenta, ma solo negli ultimi anni, grazie al progetto curatoriale di Nicolas Bourriaud e Jérôme Sans e all’iniziativa del Ministero della Cultura, il museo diventa un vero centro dell’arte capace di coinvolgere il pubblico locale e attrarre le attenzioni della scena dell’arte internazionale. Il libro analizza la funzione dell’edificio attraverso la lettura di alcune opere d’arte prodotte ed esposte nel nuovo “sito di creazione contemporanea”, riproponendo così interrogativi quali il rapporto tra opera d’arte e contesto, tra spazio e produzione-esposizione dell’opera, la possibilità di ristabilire una genealogia del museo d’arte contemporanea come “spazio vivente”. All’analisi del progetto curatoriale si affianca la lettura del lungo cantiere architettonico, che tra il 1999 e il 2001 ha subito l’ennesimo ritocco, firmato da Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal.

 
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