ODDS AND ENDS / Isola Rosta Project 4

Isola Art Center e NABA in collaborazione con Millepiani e Punto Rosso
presentano


ODDS AND ENDS

25 maggio - 29 giugno 2010
Libreria Puerto de Libros, via Pollaiuolo 5 / Punto rosso, via Pepe 14 - via Carmagnola, Milano

Martedì 25 maggio alle ore 18 presso la Libreria Puerto de Libros inaugura la mostra Odds and Ends che raccoglie sedici prototipi di pubblicazioni realizzati dagli artisti e dai curatori del secondo anno del Biennio di Arti Visive e Studi Curatoriali della NABA: Anna Caterina Bleuler | Enrica Casalicchio | Massimiliano M. Cucciniello | Bercin Damgaci | Sara Errico | Rosie Eisor | Dario Leone | Serena Marconi | Giorgio Massoni | Daniella Andrea | Isamit Morales | Alessandro Pezzati | Sara Porcari | Linda Turri | Claudia Ventola | Gianmaria Zanda con la supervisione di Andrea Sala e Bert Theis.

Nel corso della serata verrà inoltre presentato il secondo numero di Millepiani Urban, rivista dell’associazione culturale Millepiani, con saggi di Leonie Sandercock, Mike Davis, Tiziana Villani, Ubaldo Fadini e altri. Introducono Tiziana Villani, Sabine Reiff, Nomeda e Gedeminas Urbonas di Pro-test Lab di Vilnius.

Presso Punto Rosso in via Pepe 14 per Isola Rosta Project 4, saranno presentati tre progetti su saracinesca realizzati dagli studenti del Liceo Artistico Caravaggio di Milano: Alice Boffa, Valentina Santinoli (2A); Margherita Canevari (2B); Niccolò Polimeno, Anita Rossi, Lucia Rho, Giulio Ferraro, Gaia Ciarla, Chiara Di Gennaro (3C); Susanna Castelli, Riccardo Sossella (5B), Daniele Rossi (1E); con il coordinamento dei docenti Rosetta Bianchi, Pasquale Campanella, Francesco Ceriani. Partecipa anche il Laboratorio Artistico D.V.A. con gli studenti Giammarco Coato, Denise Mitidieri, Leo Valentini, Amanda Maffei, Alessandro Turchet coordinati da Filippo Ballarin, Adele Bressa e Stefania Catanoso. Saranno in mostra anche i progetti non realizzati.

Alle ore 20.30 lo stesso spazio del Punto Rosso ospiterà la proiezione del film Dalle terre di nessuno sulla trasformazione del quartiere di Bovisa del regista Elvio Annese (2009, 53’). A partire del 1976, per più di trent’anni, il regista ha documentato il passaggio da quartiere industriale a quartiere universitario, lavorando sempre da solo, e raccontando la vita delle persone che hanno subito i cambiamenti radicali della trasformazione urbana.

Infine ricordiamo che presso gli spazi Libreria Puerto de Libros (via Pollaiuolo 5) e Tantrika Shop (via Pollaiuolo 2) prosegue fino al 29 giugno (da martedì a sabato, ore 16.30 – 19.30) la mostra Horror Vacui – Occupare il Presente, curata da Aria Spinelli e Valerio Del Baviglio. Gli artisti Fabrizio Bellomo, Valentina Maggi, Maria Pecchioli e Mirko Smerdel si confrontano con il vuoto riempiendo gli spazi reclusi e proponendo nuovi immaginari per il quartiere Isola.

L'invito di Odds&Ends

Isola Rosta Project 4
La saracinesca LIBERAZIONE DALLA SPECULAZIONE è stata realizzata
da Susanna Castelli,
la saracinesca PIU' / MENO da Stefania Catanoso e Leo Valentini,
e l'ingresso di Punto Rosso è di Giulio Ferraro


MILLEPIANI URBAN

L’abitare del Terzo Millenio è polimorfo. I volti delle periferie del mondo sono molti, ma la tendenza è univoca, abiteremo sempre più spazi urbanizzati.
Le figure, i luoghi, le relazioni non saranno stabili, piuttosto apriranno a situazioni in transito. La dimensione dell’essere nello spazio richiede un ripensamento dei saperi e dei progetti chiamati a immaginare la nuova onnipolis, in cui le esistenze possano incontrare la propria realizzazione e il proprio bisogno di vita.
Così nelle intenzioni di Leonie Sandercock: “Dobbiamo rispettare la città della memoria (il passato), allorché questa evoca la città del desiderio (il presente e il futuro). Dobbiamo riscoprire la città dell’anima, e inventare nuove forme di stupore rispetto all’ambiente costruito”.

DALLE TERRE DI NESSUNO

Quante Milano ci sono ? C'è la Milano patinata, lanciata verso l'Expò, c'è la Milano delle periferie, ci sono le tante Milano clandestine che ci passano quotidianamente a fianco e che non conosciamo.

Ero un ragazzino quando ho girato le prime riprese in super8 in una fabbrica abbandonata. Ci sono tornato 10 anni dopo e ho registrato la vita che si svolgeva negli stessi luoghi e gli ultimi giorni delle ultime fabbriche. Oggi i capannoni sono stati abbattuti. Al loro posto è arrivata l'università e gli studenti hanno sostituito gli operai. Ho filmato anche questo.

Nelle ortaglie abbandonate ho visto, a distanza di 20 anni, le stesse persone che continuano a coltivare abusivamente, incuranti delle ruspe che incombono... intanto nel deserto lasciato vuoto dalla più grande fabbrica chimica della zona, 30 anni dopo, si è insediato un campo Rom illegale. Ma non c'è quasi tempo per raccontarlo, il villaggio è già sgomberato. La vita della città va avanti.

Ho sempre lavorato da solo perché volevo incontrare gli altri come un essere umano spinto da semplice curiosità. Se fossi andato con una troupe, per quanto contenuta, sarebbe stato diverso.

Ho fatto tutto da solo, anche il montaggio, perché volevo essere libero come volevo liberi i soggetti che riprendevo.
Elvio Annese


Dalle Terre di Nessuno
 
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