Galleria Astrolabio
Roma
via Ludovico di Monreale, 3
06 56304565

Premio Trastevere 2006
dal 23/2/2006 al 3/3/2006

Segnalato da

Anna Iozzino




 
calendario eventi  :: 




23/2/2006

Premio Trastevere 2006

Galleria Astrolabio, Roma

Promosso dalla galleria Astrolabio. Il Premio e' la manifestazione conclusiva di tutte le attivita' culturali ed artistiche che si sono svolte nell’anno 2005 nella galleria. In mostra opere di: Anna Calselli, Franca Cimini, Laura Conenna, Carlo Di Giacomo e altri.


comunicato stampa

Manifestazione conclusiva

Premio Internazionale Trastevere, ideato dalla giornalista Mariasole Tatum Ruocco nel 1994 per la galleria Arta Gallery's meeting di Roma, e' per l’edizione 2006 promosso dalla galleria Astrolabio di Tamara Cibei, ed e' la manifestazione conclusiva di tutte le attivita' culturali ed artistiche che si sono svolte a livello multimediale nell’anno 2005 in questa galleria ed in altre che hanno voluto segnalare alla Giuria del Premio gli artisti che hanno ritenuto piu' meritevoli.

La giuria, presieduta dallo storico dell’arte Anna Iozzino e composta da Tamara Cibei (gallerista), Mara Ferloni (Dir. Agenzia Stampa Ages), Augusto Giordano (GR2), Patrizia Iannone (operatrice culturale), Paolo Masini (Pres. della Commissione Politiche, Attivita' Culturali e Sportive del Municipio Roma XVI), Claudio Morleni (Operatore culturale) e Paolo Urbini (Pres. G.A.M.- Gruppo Artistico Monteverdino), ha conferito il Premio Internazionale Trastevere 2006 agli artisti: Renata Maria Braunert per la sua opera “Riflessioni", un dittico costruito con un raffinato impianto compositivo, che rappresenta uno sguardo ai confini tra sogno e realta', capace di esprimere palpiti di vita, emozioni e sentimenti.

Fa parte di una serie di opere in cui l’artista cerca di captare, attraverso gli occhi, i pensieri piu' segreti e piu' intimi delle persone in ogni momento della loro vita; Anna Calselli che con le sue opere dimostra come la pittura possa essere in maniera evocativa una finestra sul mondo, poiche' dipinge con un forte sentimento di amore-rimpianto-denuncia l’anima palpitante di un habitat naturale. Il colore dominante e' sempre il verde, ritmato in tutte le sue tonalita', ora materico, ora attraverso delicate dissolvenze e trasparenze; Franca Cimini che attraverso la sua squisita sensibilita' ed una matura tecnica pittorica dipinge incantevoli paesaggi, colorate composizioni floreali e splendide nature morte i cui elementi sono accostati con originalita', distinguendosi sempre per una sua personale insinuante magia cromatica capace di stupire chi guarda; Laura Conenna che con tocchi vivi di colori essenziali, nei timbri piu' puri ed evocativi rappresenta le dune marittime, collinette mobili formate dal vento che sposta la sabbia sulle coste basse.

La luce diventa materia di ogni elemento di questi suggestivi paesaggi che si formano e si disfano in una continua evoluzione ed in una solarita' tutta mediterranea; Carlo Di Giacomo, che nelle sue fotografie, modificate al computer, riesce a creare degli spazi metafisici, dove i colori diventano elementi per esprimere quei valori estetici ed esistenziali capaci di accelerare le emozioni in un coinvolgimento tra memoria ancestrale ed il sipario delle apparenze infinitesimali; Luciano Falese che, attraverso una ricerca appassionata sulle etnie che vanno scomparendo e sugli antichi velieri da' vita a sintesi espressive e a soluzioni spaziali di grande suggestione. Nel volto di un pellerossa riesce a riassume i caratteri fisici, linguistici e culturali che indicano l’appartenenza di un indigeno dell’America del Nord alla sua tribu'; Giulia Felici, che ama forme di immediata comunicazione come fiori, alberi, paesaggi e nature morte nelle quali testimonia la concretezza evolutiva della sua ispirazione in bilico tra decorazione ed espressione, tra aderenza alla realta' e un suo bisogno interiore di interpretarla in chiave emotiva e personale; Roberto Gallaccio che ferma nelle sue sculture in pietra momenti di vita esaltandone, come gli antichi greci, l’armonia delle proporzioni.

Il suo idealismo plastico e' sinuoso e sintetico, ritmato nei vuoti e nei pieni, nelle luci e nelle ombre con sapienza compositiva e tecnica; Davide Leocata, che nell’opera "Le origini di Re Artu'", acquarello e guache, da' vita ad un racconto fluido e dinamico con trasparenze e dissolvenze che non fanno altro che esaltare il fascino del racconto legato alla storia di questo re che con la sua saga ha lo ha cosi' intensamente ispirato; Tiziana Monoscalco il cui mondo pittorico vive in un suo universo sperimentale e polimaterico dando vita a dei collages con frammenti vitrei e ritagli di materiali diversi accumulati sotto la spinta emotiva dell’ispirazione per ampliarne gli spazi ed i significati in modo tale da sconcertare chi guarda conducendolo nel suo mondo fantastico; Andrea Palermo che dimostra una particolare attenzione ai problemi e ai soggetti della contemporaneita', tra tutti il rapporto dirompente tra Been Laden e l’America, in una contrapposizione dove ognuno cerca di affermare il proprio pensiero di supremazia sulle altre visioni del mondo.

La rappresentazione del soggetto e' ricca di elementi materici e di fermenti coloristici che assicurano all’immagine una forte drammaticita' con il risultato ricercato e voluto di trasmettere l’orrore per gli eventi disastrosi che quello scontro di civilta' va determinando; Piero Pergoli Campanelli che da' ai suoi quadri un taglio compositivo del tutto particolare, capace di creare degli spazi illimitati. Come antiche vetrate, ma con una liberta' tutta moderna, i vari elementi cromatici compongono pregnanti forme-simbolo, animate da una linfa interiore e sottolineate da un tracciato lineare scuro che ne costituisce quasi un telaio strutturale; Claudio Piacentini che attraverso l’arte ricerca i simboli ed i miti piu' umani in una sintesi di elementi significanti e tutti da interpretare.

Le campiture di grandi dimensioni acquistano il sapore degli spazi infinti dove si aggira l’immaginazione dell’artista che porta il fruitore a riflettere sugli aspetti irrazionali della psiche umana; Giovanna Riggi nelle cui sculture in garza ed in alluminio si fondono pensiero e sentimento, natura ed emozione in una sintesi espressiva dalle linee eleganti ed in un’alchimia formale solenne e ricca di fascino. Le sue figure vivono una loro eterna giovinezza con una penetrazione psicologica dei caratteri; Marcella Santelia la cui pittura non trascura i legami con la tradizione delle scuole di paesaggio, tra la macchia, la luminosita' e le coloriture di una certa solarita' mediterranea.

Il paesaggio e' il risultato di ricordi e di vissuti della costa meridionale del nostro paese con un sentimento pittorico che ne accresce il fascino e la suggestione; Giuseppe Sillato, autore di splendide nature morte di piccole dimensioni, dove i vari elementi - frutta, fiori, oggetti vari e pagine di antichi libri - vivono nello spazio pittorico accumulati in ritmi armoniosi e con uno straordinario senso del colore; Anna Torrisi, artista versatile e duttile che sa attraversare i temi piu' vari. Il colore e' sempre gestito con equilibrio e con tonalita' sommesse che concorrono ad incrementare le valenze che il racconto, come il volto di Cristo durante l’agonia, e' in grado di suggerire.

Il Premio Speciale Delle Edizioni Comed di Milano va a Nazario Serra che nella geometria dei suoi sogni ricerca la spontaneita' ed i simboli oscuri del suo atto creativo. In spazi metastorici ed immaginari, evocati dal suo incoscio e dalla memoria collettiva, porta alla luce mondi stranianti, visionari e fantastici dove l’unica realta' possibile e' il sogno.

Galleria Astrolabio
Ludovico di Monreale 3 - Roma

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