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Percepire i motori di ricerca
15/05/2006 | Enrico Bisenzi





























La percezione dell'informazione offerta dai motori di ricerca e' ricca di risorse, ma anche di insidie: andare oltre la comunicazione degli spider vuol dire interpretare uno dei modi principali per accedere al Web e alla Rete.
E' interessante riflettere e soffermarsi sul rapporto fra le reali risorse offerte dai motori di ricerca e come tali siano percepite dall'utenza finale: la cosiddetta end user experience che e' tanto presa inconsiderazione dal mondo anglosassone quanto sottovalutata dalla scena high-tech italiana assume un valore ancor piu' importante nel settore dei motori di ricerca se si considera gli accorgimenti che i medesimi adottano per orientare l'utenza finale nell'utilizzo dei propri servizi.

Per capire al meglio la problematica e' necessario simulare il comportamento medio dell'utenza finale al momento di utilizzare i motori di ricerca:

a) elaborazione di una parola chiave presumibilmente ottimale per la ricerca da effettuare;

b) effettuazione della query su un'interfaccia di ricerca;

c) analisi dei risultati di risposta;

d) eventuale approfondimento di navigazione all'interno dei risultati di ricerca offerti;

e) analisi finale della risposta avuta e click sui risultati ottenuti.

Ognuna di queste fasi merita un'attenzione particolare per capire come i motori di ricerca influenzano l'esperienza dell'utente finale...

La scelta delle parole chiave e' diventata oramai una fase importantissima che l'utente finale svolge basandosi su proprie convinzioni ma che - al contrario - puo' oramai essere supportata avvalendosi di servizi online e software di supporto molto sofisticati e potenti.

Gli stessi motori di ricerca vanno spesso in aiuto dell'utenza finale qualora - secondo l'analisi dei propri dizionari e thesaurus - riscontrino delle query presumibilmente sballate: al maccheronico disain si propone il piu' anglosassone design all'eventuale utente distratto...

Ma ancor prima dell'elaborazione della parola chiave e' la scelta dell'interfaccia di ricerca su cui riflettere opportunamente.

Scegliere un'interfaccia di ricerca puo' non voler dire interagire direttamente con un motore di ricerca: come si evince facilmente dalle mappe dei motori di ricerca consultabili online esistono solo quattro veri e propri motori di ricerca (ask,google,msn,yahoo) mentre sono solo due (dmoz e yahoo) a fare la parte da leone nel settore delle directory, il resto di portali su cui effettuiamo le ricerche online sono mere interfacce basate sui sopranominati motori di ricerca. Quanto detto vale ovviamente per il dominio nord occidentale mentre e' da segnalare sicuramente l'esistenza del consolidato baidu per il mercato cinese e del nascente sawafi per quello arabo...

Cito la diversificazione territoriale e linguistica dei motori di ricerca per invitare il lettore a soffermarsi su un altro aspetto fondamentale dell'utilizzo dei motori di ricerca: la differenza di risposte che si ottiene utilizzando il motore localizzato nella propria lingua (ad esempio .it) rispetto all'utilizzo di una medesima query sull'equivalente matrice internazionale (.com).

Non solo infatti si ottengono risultati del tutto diversi interrogando ad esempio google.com e google.it oppure yahoo.it e yahoo.com ma sugli stessi motori di ricerca e' possibile graduare dei filtri nelle opzioni di ricerca avanzata - ad esempio il filtro che attiva o meno la possibilita' di vedere siti per adulti - che stravolgono completamente l'ordinamento dei risultati.

L'ambita zona di top-ranking (i primi venti posti dei risultati tecnici) e' infatti una zona ballerina non solo per i continui aggiornamenti dei database ma anche per come viene settato da parte dell'utente finale il motore di ricerca stesso !?!

Che dire poi del rapporto di percezione che esiste fra i cosiddetti risultati tecnico-organici e quelli commerciali... e' dimostrato scientificamente che l'utenza media preferisce e considera piu' affidabili i risultati provenienti dai database dei motori di ricerca (corrispondente alla copia cache) ma esiste comunque una fetta di utenza che pone un certo livello di attenzione anche agli annunci commerciali che fanno da cornice ai risultati offerti e che vanno comunque a contribuire ad offrire all'utenza finale un quadro d'insieme di possibile approfondimento della navigazione in atto.

All'utente che effettua una determinata query si presenta oramai non solo una serie di risultati immediatamente utili ma anche svariate possibilita' di navigare all'interno del portale del motore di ricerca per orientare la propria ricerca nelle sezioni - ad esempio - delle news, della directory, dei gruppi o di altro ancora.

Prima di effettuare l'agognato click sul sito finale che cosi' tanta attenzione ed economia attira, l'utente finale si appresta ad un'esperienza di navigazione ipertestuale che con le opportune accortezze puo' essere resa al tempo stesso piu' efficace e cosciente.

Enrico Bisenzi di <http://www.infoaccessibile.com>, portale di approfondimento delle tematiche trattate.