Nelle vetrine del sottopassaggio che congiunge P.zza Duomo a Via Torino e via Orefici sono esposte sei fotografie di Gian Domenico Sozzi. L'artista propone degli "autoritratti col Sozzi invitando per l'occasione delle fanciulle". Una volta incontrate è stato proposto loro uno scambio di vestiti. Il risultato sono una serie di immagini di coppie in cui l'artista ci propone un'indagine sull'identità, ma soprattutto ci lancia un ironico appello a vestirsi con i panni dell'altro e a guardarsi con gli occhi dell'altro.


 

GIANDOMENICO SOZZI

Settebagni-Maria
Clous de girole, cipolla, sedano e carota.
En dehors, detta anche prima posizione nella danza, con gli abiti di un altro.
Nei suoi panni a Settebagni, accucciato a sfogliare una grossa pigna con l'odore di ei e quello dei pinoli che mi lasciano le mani nere e amare.
Avevo otto anni nel 69 quando vidi la prima volta il mare, anche il forte l'odore del cotone nuovo bianchissimo del cappellino che si doveva portare per forza.
A fatica mi infilo questa gonna blu nuovissima da Buenos Aires, la camicetta color crema tira, pizzica, soprattutto al naso che non sa fare ordine nei ricordi.
Sono finalmente riuscito a togliere tutti i pinoli da dentro la pigna, mi stringo con pollice e indice le narici che lascio macchiate di polvere grassa.
Il me faudrait de l'eau-de-là.
Dal treno che passa lento esce l'odore della Ristorazione che viaggia.
Il Sozzi