Disegni e testimonianze di bambini dai campi di concentramento italiani sul confine orientale (1942-1943).
a cura di Metka Gombac, Boris M. Gombac e Dario Mattiussi
La mostra è organizzata dal Centro Isontino di Ricerca e Documentazione Storica e Sociale "Leopoldo Gasparini" in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia, l’Associazione degli Sloveni del Comune di Muggia Kiljan Ferluga e la Sezione A.N.P.I. di Muggia, in occasione delle celebrazioni del 25 aprile, Anniversario della liberazione d'Italia.
La mostra è strutturata su ventisei grandi pannelli a colori, che riproducono scritti e disegni di bambini sopravvissuti alla deportazione nei campi di concentramento del confine orientale; realizzata in forma bilingue, indaga in particolare l’odissea dei bambini sloveni deportati nei campi di Gonars, Visco, Arbe-Rab e Monigo (Treviso) tra il 1942 ed il 1943.
L’esposizione, curata da Metka Gombac, Boris M. Gombac e Dario Mattiussi, è corredata da un volume dallo stesso titolo, che ripercorre le vicende storiche che portarono alla deportazione dei civili sloveni e croati nei campi di concentramento italiani, posti a ridosso del confine orientale, ed in particolare indaga la condizione dei bambini deportati in questi campi tra il 1942 ed il 1943.
I saggi contenuti nel volume consentono l’approfondimento dei temi affrontati dalla mostra, realizzata grazie agli scritti e disegni di bambini sopravvissuti alla deportazione e messi per la prima volta a disposizione dall’Archivio di Stato della Repubblica di Slovenia e dal Museo Sloveno di Storia Contemporanea di Lubiana. Disegni e scritti vennero composti durante i corsi di terapia post traumatica avviati in strutture mediche partigiane dopo la liberazione dai campi, successiva all’8 settembre 1943.
Ai tentativi di terapia, attuati stimolando i bambini a far riemergere la memoria delle sofferenze patite per poterle elaborare, ed ai temi svolti nelle scuole elementari organizzate dalle forze partigiane, dobbiamo la conservazione di questi materiali che costituiscono oggi una delle testimonianze più preziose e drammatiche di una delle pagine più buie della nostra storia.
La deportazione dei civili sloveni ci colpisce forse ancora più da vicino rispetto ad altre tragedie legate alla Seconda Guerra Mondiale poiché molti dei campi di concentramento - come Sdraussina, Fossalon, Gonars, Visco - che ospitarono donne, anziani e bambini deportati sia dalle zone d’occupazione militare sia dal nostro territorio, sono luoghi che conosciamo ed in cui tutti noi ci siamo trovati, probabilmente senza immaginare che fossero stati teatro di tante sofferenze.
La mostra, a ingresso libero, potrà essere visitata fino a venerdì 9 maggio con il seguente orario: lunedì, mercoledì, sabato, domenica e festivi 10-12, martedì, giovedì e venerdì 17-19; eccezione per domenica 4 maggio 17-19.
Giovedì 24 aprile visita guidata alle ore 18.30
Inaugurazione: mercoledì 23 aprile ore 18.30
Sala Comunale d’Arte Giuseppe Negrisin
piazza Marconi n.1 Muggia
Museo d’Arte Moderna Ugo Carà
via Roma n.9 Muggia
orario: da martedì a venerdì 17.00 -19.00
sabato 10.00-12.00 e 17.00 -19.00
domenica e festivi 10.00 -12.00
eccezione per domenica 4 maggio 17-19
giovedì 24 aprile visita guidata 18.30
Ingresso libero