Biblioteca Luigi Spina
Bologna
via Casini, 5

Container
dal 2/3/2008 al 19/3/2008
martedi' e giovedi' 15-18.30, venerdi' 11-18.30
051 5877068
WEB
Segnalato da

Galleria neon



video pool correlati


 
calendario eventi  :: 




2/3/2008

Container

Biblioteca Luigi Spina, Bologna

Laboratorio/osservatorio mobile di arte pubblica, a cura di Mili Romano e di Gino Gianuizzi. Durante la permanenza del Container, in collaborazione con la Biblioteca Spina e al suo interno e' previsto un itinerario di letture sul tema dello spazio metropolitano. In programma azioni e interventi di Alessandra Andrini, Maria Pia Cinque, Cinzia Delnevo, Emilio Fantin, Anna Ferraro, Sabrina Muzi, Mili Romano, Monika Stemmer, Adriana Torregrossa, Zimmerfrei.


comunicato stampa

a cura di Mili Romano e di Gino Gianuizzi

LUNEDI 3 MARZO dalle 15 alle 19 apertura e presentazione del CONTAINER nella zona antistante la Biblioteca Luigi Spina in via Casini 5.

Attività del pomeriggio:
- Intervento di Sabrina Muzi, “Corpi in festa” in collaborazione con il gruppo dei Pilastrini, con i loro educatori Marzia e Luigi, e con il gruppo Katun e gli educatori Silvia e Antonio.
- Intervento del gruppo Katun
- Proiezione del video di Mili Romano “Per San Donato. Primi appunti”, video in progress di documentazione/azione del/nel quartiere: dai primi sopralluoghi alle interviste agli abitanti realizzate con Alessia Benevelli per il laboratorio “Nuovi sguardi sull'architettura”, alle progressive azioni degli artisti nel corso dell'anno e a tutt'oggi, fino alla documentazione, il 21 febbraio, presso le Scuole Medie Saffi, della “Giornata della lingua madre” che vuole segnare l'inizio di un auspicabile e proficuo percorso di lavoro comune, per i prossimi due mesi, fra gli artisti e la scuola.

Durante la permanenza del Container nell'area Pilastro, in collaborazione con la Biblioteca Spina e al suo interno (oltre che nel Container) sarà “in corso d'opera” anche un itinerario di letture sul temadello spazio metropolitano (letteratura, arte, cinema, antropologia e sociologia urbana, urbanistica e architettura) con il quale il pubblico potrà interagire lasciando i propri “desiderata” e consigliando i propri “libri amati”.

Laboratorio dinamico sul territorio e segnale di “lavori in corso”, spazio di produzione e pratica di public art, CONTAINER osservatorio-laboratorio mobile di arte pubblica è operativo nel corso dell'anno 2007-2008 all'interno del progetto “Sposta il tuo centro. Quartiere San Donato. Città di Città”. Sua caratteristica è la trasversalità e esso si offre al progetto come tramite con la strada e le varie zone del quartiere,riferimento all'esterno non solo per gli artisti coinvolti nel progetto maper tutti gli abitanti delle sue varie aree e per tutti i laboratori che al progetto più generale contribuiscono come generatori di energie di ricerca propulsiva (Piazza delle Culture-Conoscenza del quartiere-La qualità dell'abitare nell'edilizia pubblica-Le narrazioni-Un quartiere in trasformazione-Il verde urbano in San Donato-Nuovi sguardi sull'architettura-Il sito web).

PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ PER IL MESE DI MARZO

ORARI DI APERTURA DEL CONTAINER
Martedì: 15.00 - 18.30
Giovedì: 15.00 - 18.30
Venerdì: 11.00 - 18.30
(l'orario di chiusura del CONTAINER in questa giornata potrà essere anche prolungato a seconda delle attività previste)

È prevista l'apertura anche un sabato mattina.

CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
Martedì 11 marzo: Adriana Torregrossa prosegue il suo intervento/azione “Sai cosa cè di nuovo?”

Giovedì 13 marzo: Cinzia Delnevo prosegue con il progetto “Wandering Beauties”
Venerdì 14 marzo: Elena Vincenzi e il laboratorio sul “Verde Pubblico” presentano il loro progetto

Martedì 18 marzo: intervento di Stefania Giametta, “Paesaggi Sonori”

Al contempo gli altri artisti continueranno a portare avanti i loro interventi. Durante gli altri giorni di apertura nel container verrà proiettato il video di Mili Romano, “Per San Donato. Primi appunti” Chiusura per le vacanze pasquali: dal 20 al 27 marzo
Nei giorni di apertura pomeridiana the e biscotti o vin brulé

SI INVITANO GLI ALTRI LABORATORI AFFERENTI AL PROGETTO,LE SCUOLE, LE ASSOCIAZIONI CULTURALI E I GRUPPI DI AGGREGAZIONE PRESENTI E ATTIVI SUL TERRITORIO A PROPORRE AL CONTAINER MATERIALI VISIVI E DOCUMENTAZIONE, VOLTI A FAR CONOSCERE LE LORO ATTIVITA'E CHE POSSANO ESSERE INSERITI NELLA PROGRAMMAZIONE.

Non si può definire l'arte pubblica con una breve formula univoca e certamente non è pensabile subordinarla all'attività di pianificazione urbanistica come strumento complementare di [ri]qualificazione dello spazio urbano. L'elemento di novità di questo progetto sta proprio nella volontà di affrontare un tema complesso assumendone la complessità e non riducendola attraverso l'adozione di formule semplificatrici la cui unica funzione finirebbe per essere quella di dare pubblicamente conto di un risultato apparente e appariscente, secondo un costume che privilegia il momento finale e celebrativo al percorso e al lavoro permanente sul campo.

Tutti gli interventi artistici sono stati progettati come strumento di avvicinamento/conoscenza e avvio di un processo di riflessione e trasformazione antropologico-sociale dello spazio metropolitano, a partire dai suoi caratteri essenziali e dalle sue peculiarità. Loro premessa fondamentale è che l'esperienza artistica, concepita non più soltanto come intervento meramente decorativo o di “intrattenimento”, possa affermarsi come un utile sussidio alla “trasformazione” partecipata del territorio: per ingenerare la consapevolezza di una qualità urbana più alta, primo passo verso la valorizzazione dell'identità del luogo e del senso di appartenenza. Alessandra Andrini, Maria Pia Cinque, Cinzia Delnevo, Emilio Fantin, Anna Ferraro, Sabrina Muzi, Mili Romano, Monika Stemmer, Adriana Torregrossa, Zimmerfrei, gli artisti coinvolti nell'iniziativa, attivano questo percorso attraverso progetti artistici nati dalla preliminare conoscenza del contesto urbanistico e sociale, dalle relazioni con gli abitanti e, di conseguenza, “riconosciuti” e condivisi dalla collettività perché risultato di una partecipazione attiva.

Durante l'inaugurazione del 19 novembre 2007, mentre MP5 faceva i suoi interventi sul container e nelle aree limitrofe, sono stati proiettati materiali di documentazione delle prime fasi del lavoro insieme con altri materiali utili a illustrare i progetti artistici e le diverse modalità di intervento adottate, portando elementi concreti al dibattito intorno all'arte pubblica. Nel mese di dicembre al container hanno avuto inizio i lavori di Cinzia DelNevo, Adriana Torregrossa , Zimmerfrei e Maria Pia Cinque.
Dopo questo primo posizionamento -19 novembre 2007/20 gennaio 2008- nell'area antistante la vecchia sede del quartiere in via San Donato 68, il CONTAINER si è spostato in Piazza Costituzione durante la settimana di Arte Fiera ( e, inserito all'interno delle manifestazioni di ARTE FIERA OFF, ha interagito con i progetti cittadini “Fuori Contesto” e “Talking about public art”). Il 3 marzo segna l'inizio della sua attività nell'area antistante la biblioteca Luigi Spina non lontano dal “Virgolone” del Pilastro dove rimarrà fino ai primi giorni di maggio e infine, nei mesi di maggio e giugno, sarà davanti al Centro interculturale Zonarelli in via del Lavoro.

I progetti degli artisti:

L'intervento di Alessandra Andrini si muove sul problematico senso di identità e di appartenenza che legano il Pilastro ed i suoi abitanti. Il progetto lavora sull'ossatura di un meccanismo pubblicitario 'di strada' legato alla moda, relativamente recente ma già fortemente consolidato, in cui si possa riconoscere trasversalmente la cultura giovanile e che in qualche modo sia in grado di ribaltare, attraverso una forma autoironica, qualsiasi valenza preconcetta.

Maria Pia Cinque invade ad ogni spostamento lo spazio esterno del Container e le zone limitrofe con i suoi omini (Men at work) e, con il “Progetto Polaroid ”, percorre il territorio avvicinando direttamente gli abitanti, e realizzando dei ritratti istantanei a fumetti. Nel naturale e progressivo avvicinamento fra l'artista e gli abitanti e nello scambio di disegni, fotografie e storie si ricostruirà una mappatura emotiva dell'intero quartiere.

Il progetto di Cinzia Delnevo nasce dall'idea che la persona nata dall'unione di due genitori di diversa nazionalità sia il frutto dell'unione di due “Bellezze”. Wandering Beauties si propone di conoscere e di incontrare persone corrispondenti a questi requisiti e di documentare fotograficamente questi incontri. Successivamente il materiale fotografico ottenuto verrà messo a disposizione delle persone che hanno collaborato alla realizzazione del progetto.

Emilio Fantin ha ideato la realizzazione di una sorta di contest aperto a tutti gli abitanti del Quartiere: “Performance Day” sarà la fase finale di un lavoro di relazione condotto dall'artista e da suoi collaboratori. I partecipanti sono invitati a prodursi nell'azione più “acrobatica” di cui siano capaci, ma qui per “acrobatico” si intende qualunque gesto, qualunque abilità. I performers si sfideranno uno contro l'altro, a eliminazione, fino a designare i due sfidanti finali.

Il progetto di Anna Ferraro “Segnali di vita”,che sta proseguendo in stretta collaborazione con alcune classi del Liceo Scientifico Copernico e con alcuni insegnanti delle scuole Medie di San Donato prevede la produzione di una segnaletica stradale parallela a quella istituzionale, realizzata in stretta collaborazione con gli abitanti del quartiere. La nuova segnaletica potrà essere verticale o orizzontale e racconterà le abitudini, le esigenze, le dinamiche relazionali e, in generale, il rapporto che gli abitanti hanno con il loro spazio abitativo. Come spesso accade in ogni città e in ogni quartiere, gli abitanti suppliscono alle carenze di infrastrutture o partecipano all'abbellimento dell'ambiente in cui vivono in modo intelligente ed efficace: allestendo punti di incontro con sedie e tavolini, creando angoli verdi, coltivando orti, prendendosi cura degli animali. Questi piccoli gesti di “appaesamento” vengono ad avere una funzionalità particolare, frutto di creatività spontanea, assolutamente non prevedibile.

Sabrina Muzi con “Corpi in festa” sta realizzando, in collaborazione con gruppi di abitanti, in varie aree del quartiere, un'installazione con la quale ambiente naturale e 'vissuto' umano (rappresentato dagli abiti donati per l'occasione dalla gente) dialogano per creare un percorso estetico/ideale in cui alberi, tessuti ed abiti si intrecciano, dando forma a zone festose, piccole oasi in cui sostare.

Mili Romano, utilizzando la videocamera come “pungolo relazionale” diretto ad una azione protratta nel tempo, sta realizzando Per San Donato. Appunti visivi, frutto delle ricognizioni video e fotografiche sul territorio di San Donato realizzate dal gennaio 2007, della collaborazione con il laboratorio “Sguardi sull'architettura”, delle relazioni con i progetti degli altri artisti coinvolti e delle relazioni con gli abitanti,le scuole e le associazioni presenti sul territorio.

Ispirata dall'incontro quotidiano, in particolare con la componente femminile, Monika Stemmer parte dall'osservazione e dalla frequentazione diretta del quartiere, e, rilevando una forte presenza di persone anziane che influenzano le tipologie di negozi, le infrastrutture sociali e lo spazio pubblico, sceglie di rappresentarle con dei monotipi. I disegni colorati, le sagome di carta compongono gruppi di figure a grandezza quasi reale collocati nelle strade, sulle palizzate dei cantieri, sui muri, nei luoghi di incontro.

Adriana Torregrossa utilizza il container come una sorta di video-box, o confessionale, dove ciascun cittadino possa,in 60 secondi, esprimere liberamente le proprie proiezioni,i propri desideri/paure nel suo rapporto con la città. In una seconda fase il materiale raccolto sarà utilizzato per la realizzazione di un video da proiettare pubblicamente, e di un booklet che riporterà le richieste, i desideri, i pensieri dei partecipanti.

L'installazione luminosa realizzata da Zimmerfrei fra dicembre 2007 e gennaio 2008 è una “luminaria” realizzata con venti-trenta lampadari domestici, dono o gentile prestito di residenti o negozianti. La strada viene adottata come interno domestico e arredata con la cura che si riserva agli spazi più accoglienti della casa. L'intervento, che è stato inaugurato l'11 dicembre sotto il portico del Liceo Scientifico Copernico in via Garavaglia è stato realizzato “disegnando” una linea di luce in stretta sinergia con il centro storico bolognese ( in collaborazione con il progetto “ON. Luci accese di notte” a cura di Anna De Manincor) e con la piazza del Municipio e le nuove palazzine Acer a Pianoro (in collaborazione con il Progetto “Cuore di Pietra” a cura di Mili Romano). Esso ha segnato l' inizio di una collaborazione degli studenti e di alcuni insegnanti al progetto “Container” più in generale e ai progetti degli artisti Anna Ferraro ed Emilio Fantin.

- con il sostegno di: Istituto Gramsci, Istituto Beni Culturali, Quartiere San Donato, Comune di Bologna, Interporto, neon>campobase

- collaborano: Manuela Buttiglione, Marta Cannoni, Rita Correddu, Alice Militello, Janet Minichiello, Doriana Zanello Quartiere Pilastro
Biblioteca Luigi Spina
via Casini, 5 Bologna

IN ARCHIVIO [2]
Container
dal 8/5/2008 al 8/5/2008

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede