Arte.it (2001)
arte contemporanea e teoria della comunicazione
La rivista " Arte.it " nasce come strumento per pensare il rapporto tra l'arte e le attuali trasformazioni in corso nella società in modo critico e militante. Nonostante il titolo si riferisca alla rete (e nonostante chi scrive abbia anche svolto attività di webmaster), la rivista è cartacea. Questo perché si sente l'esigenza di sfruttare le caratteristiche comunicative tipiche della ... [ continua ]
La rivista " Arte.it " nasce come strumento per pensare il rapporto tra l'arte e le attuali trasformazioni in corso nella società in modo critico e militante. Nonostante il titolo si riferisca alla rete (e nonostante chi scrive abbia anche svolto attività di webmaster), la rivista è cartacea. Questo perché si sente l'esigenza di sfruttare le caratteristiche comunicative tipiche della rivista tradizionale (che con la sua rarità e la sua materialità si presta meglio ad essere un elemento
catalizzatore). Un'altra caratteristica della rivista è il suo carattere spiccatamente teorico. Quando è partita la nuova serie, appena dopo il decennio degli anni '90, tutto improntato alla mondanità e all'inseguimento dei gusti più smaccatamente mid-cult, sentivamo un'esigenza di rigore teorico, l'esigenza di ripartire dai discorsi lasciati in sospeso negli anni '60 e '70. Per fare questo bisognava ripartire dal pensiero degli stessi artisti delle neoavanguardie, per metterli poi a confronto con le tendenze promosse dai giovani critici, nella speranza che da questo contrasto potessero scaturire nuove idee.
Oggi, che la "belle epoque" della globalizzazione digitale sembra essere crollata insieme alle torri del World Trade Center, questo atteggiamento ci sembra ancora più attuale e necessario, così come ci sembra necessario far ripartire il discorso sull'arte, invece che dall'accattivante effervescenza feticista della merce (con i suoi risvolti corporei e la sua impellente ricerca dell'eclatante), dal rapporto con i grandi temi, come ad esempio la guerra (cosa che abbiamo fatto nel primo numero della nuova serie), l'integrazione culturale ed economica o il potere diffuso della comunicazione persuasiva e istituzionale (cosa che abbiamo fatto nel secondo numero).
Direttore: Roberto Terrosi
La rivista si trova nelle principali librerie a L. 7000
Produzione Coop. Le Macchine Celibi
Arte.it
Via Paolo Zacchia, 7 00161 Roma
Coop. Le Macchine Celibi (Villa Serena)
via della barca 1, Bologna